FIRENZE – Più della metà degli studenti toscane si sente stressato dagli impegni scolastici. La rilevazione arriva da uno studio multicentrico svolto in collaborazione con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“I dati del monitoraggio – ha sottolineato Ersilia Menesini dell’Università di Firenze – continuano ad evidenziare un divario tra ciò che viene vissuto dagli studenti e dalle studentesse e ciò che viene percepito dai docenti. Nelle scuole secondarie di secondo grado, infatti, i docenti stimano che sia coinvolto nei fenomeni circa il 6% degli studenti e delle studentesse, un dato lontano da quello riportato dai ragazzi e dalle ragazze. Sembra, quindi, che solo gli episodi più gravi e sistematici arrivino all’attenzione dei docenti, mentre quelli meno gravi, ma non per questo senza conseguenze, rimangano sommersi”.

Per l’Ordine degli Psicologi della Toscana è importante non lasciare soli i ragazzi e supportare gli adulti, docenti e i genitori in questo sforzo. “Questi dati – ha affermato il presidente Maria Antonietta Gulino – dimostrano che i giovani hanno sempre più necessità di un supporto psicologico e che gli insegnanti e gli adulti che si rapportano con loro hanno bisogno di avere una figura competente a cui rivolgersi per avere informazioni e strategie su come comportarsi nei loro confronti: la scuola è il luogo più adatto dove intercettare bisogni e domande, per questo lo psicologo scolastico è la figura che non deve mancare negli istituti di ogni ordine e grado”.

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