Un contributo unitario dell’archeologia e della linguistica storica. È “Svelato il mistero sulle origini di Siena” (Edizioni Cantagalli), il volume scritto da Sandro Rossolini e Annarosa Castelani che verrà presentato venerdì 11 aprile alle 17.30 a Siena (Sala Pendola). Intervengono Vinicio Serino e Roberto Cresti.

La pubblicazione – Tutto ruota intorno alla scoperta d’un forte costituito da un muro a secco che seguiva l’andamento delle isoipse d’una collina, sovrastato da una palizzata di legno reso refrattario al fuoco da lunga immersione in acqua salata. Questo forte fu chiamato *saina parola non attestata ma equivalente al nome latino Saena unitamente a quelli di Sina-lunga e Piazza di Siena (Petroio). Il nome deriva da una radice mediterranea *sai-si, passata all’Indoeuropeo nella forma *sā-să “nutrire, saziare”. Il forte è dunque il luogo in cui il popolo si gode le vettovaglie, soprattutto il grano selvatico che ha imparato a raccogliere con la falce fienaia.

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