Chiusura di 20 uffici di polizia, tra cui tutti i presidi della polizia postale nella regione ad eccezione della sede di Firenze e vari presidi della polfer e della polizia stradale, ridimensionamento di alcuni commissariati. Questo, secondo quanto denunciano i sindacati, ciò che è previsto per la Toscana nel piano di razionalizzazione che il Dipartimento di pubblica sicurezza dovrebbe chiudere entro l'estate.

«Ci opporremo in ogni modo – ha affermato Massimo Montebove, portavoce nazionale del sindacato di polizia Sap – a questa strategia di rivisitazione dell'apparato sicurezza che non mira certo a rendere più efficiente il sistema. Sosteniamo da sempre – ha precisato – la necessità di razionalizzare le forze di polizia, che sono troppe. Ma non devono essere chiusi i presidi di sicurezza, soprattutto delle specialità. In Toscana la polizia ha un sotto organico del 20 per cento e i carabinieri non stanno meglio. Non si possono fare le nozze coi fichi secchi». Contro l'annunciata razionalizzazione si e' espresso anche il segretario del Silp Cgil di Pisa, Claudio Meoli «I sindacati di polizia – ha detto – hanno preannunciato la loro netta e decisa contrarietà ad un così delicato progetto senza avere tutti gli elementi in merito ai criteri, alla modalità applicativa e a come riutilizzare i risparmi che deriveranno da tale intervento».

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