Persone colpite da fulmini, lungomari messi in subbuglio, traghetti in balia delle onde e uno yacht affondato. È stato un lunedì d’inferno quello che ha travolto la costa maremmana, culminato con la vicenda, per fortuna a lieto fine, che ha investito il giornalista sportivo Guido Meda, che insieme ad altre otto persone (di cui cinque bambini) è affondato con la sua barca vicino le coste dell’isola del Giglio, chiamando poi via social «angeli custodi» i gigliesi che hanno dato l’allarme riuscendo così a salvare immediatamente tutto l’equipaggio. Meda ha passato la notte sull’isola in alloggi di fortuna, allestiti anche per altri venti diportisti che, partiti da Talamone e Punta Ala, non sono riusciti a farvi ritorno a causa del maltempo.

Il litorale La burrasca si è scagliata contro la costa maremmana tra le 15 e le 16. Da Follonica a Marina di Grosseto, sono stati a decine gli interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti, infissi che hanno ceduto sotto la spinta del vento e altre strutture che hanno fatto registrare dei cedimenti, mentre i privati sono corsi a mettere in sicurezza i propri locali o a recuperare gli ombrelloni portati via dalla tempesta. Il fatto più allarmante è arrivato nel tardo pomeriggio, a Marina di Alberse, quando un fulmine è caduto vicino a due giovani turisti che cercavano riparo. Subito soccorsi dal 118 e trasferiti all’ospedale Misericordia di Grosseto, i due sono ora fuori pericolo di vita.

In mare Grandi disagi anche in mare aperto, al Giglio appunto, dove già a metà pomeriggio 400 croceristi, suddivisi su due traghetti, sono stati costretti a rientrare in porto a causa del maltempo. Solo 350 di loro sono riusciti a far ritorno sul continente prima di notte, mentre gli altri sono stati sistemati in alloggi di fortuna allestiti sull’isola.

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