La guardia di finanza nel corso del 2010 in Toscana ha scoperto redditi imponibili non dichiarati al fisco per 3,8 miliardi di euro, dei quali la metà, celati attraverso l’utilizzo dei paradisi fiscali. La cifra è raddoppiata rispetto a quanto scoperto nel 2009. “Un risultato mai raggiunto fino ad oggi – ha sottolineato il generale Giuseppe Vicanolo, comandante regionale delle Fiamme gialle – nella regione sono stati scoperti 595 evasori totali, che non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi tentando così di occultare basi imponibili pari a 605 milioni di euro”.


I numeri – 595 evasori totali scoperti in Toscana dalle Fiamme gialle per 605 milioni di euro, per lo più a Firenze (101), Livorno (84) e Pisa (65), 530 evasori ‘di grossa taglia’, 610 finti poveri smascherati, 281 contribuenti che figurano, quanto a paradisi fiscali, nella famosa ‘lista Falciani’. E poi ancora più di 16 milioni di pezzi contraffatti sequestrati (il 190% in più rispetto al 2009), 80 denunciati dopo lo smantellamento di un’organizzazione italo-cinese dedita al riciclaggio di denaro che proveniva da evasione e traffici illeciti, 22 arresti per usura, 27 per bancarotta e 13 per abusivismo bancario.A Siena, Firenze, Arezzo e Pistoia sono stati accertati fenomeni di evasione internazionale per oltre 2 miliardi di euro. Soprattutto commercianti di telefoni cellulari e di oreficeria, società del settore farmaceutico e dell’abbigliamento che avevano trasferito all’estero la propria residenza o il centro d’imputazione della gestione dell’attività, per sfruttare i regimi fiscali più vantaggiosi di Montecarlo, Isole Bermuda, Svizzera, Romania ed altri Paesi.


Spesa pubblica – Dai controlli in materia di spesa pubblica emerse frodi e distrazioni di denaro pubblico per oltre 38 milioni di euro, con la denuncia di 843 persone all’Autorità Giudiziaria Ordinaria e alla Corte dei Conti. Il piano di 1.500 verifiche in materia di prestazioni sociali agevolate ha portato alla scoperta di 610 finti poveri, che avevano autocertificato redditi inferiori a quelli effettivi, oppure avevano omesso di denunciare fabbricati e terreni, conti correnti e depositi anche cospicui, inducendo così in errore i Comuni, le Scuole e le Università per farsi accordare contributi per gli affitti, assegni familiari, buoni mensa e libri di testo, sconti sulle rette d’iscrizione ed altri sussidi sociali.


Il commento – “Tre miliardi e 800 milioni di euro non dichiarati al fisco nella sola Toscana sono tanti – sottolinea l’assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, Riccardo Nencini -. È la riprova di un fenomeno da non prendere sotto gamba, anche perché i 3 miliardi e 800 milioni sono solo i redditi, evasi, scoperti. Ma il fatto che la cifra sia il doppio di quella del 2009 ci rincuora: non penso che l’evasione fiscale sia raddoppiata, sono aumentati i risultati. E per questo non c’è che da ringraziare la Guardia di Finanza”.


Firenze

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