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FIRENZE – La Regione Toscana punta sulla qualità dell’informazione georeferenziata pubblica attraverso l’uso integrato di immagini acquisite da satelliti, da aerei e validate con misure a terra.

Di recente sono state acquisite immagini iperspettrali e firme spettrali dei materiali delle superfici artificializzate, strumenti fondamentali per leggere in modo oggettivo, di dettaglio e multitemporale le trasformazioni del territorio, tra cui il consumo di suolo effettivo. Queste immagini si aggiungono agli ormai consueti e periodici rilievi multispettrali (che forniscono su tutta la regione ortofoto a 20 cm in 4 bande RGB e infrarosso).

Un progetto, frutto del lavoro coordinato dell’Ufficio Cartografico (SIT) e della collaborazione con Agenzie Spaziali e centri di ricerca, che rappresenta un passo fondamentale verso una pianificazione territoriale sempre più precisa e basata su evidenze scientifiche.

Immagini iperspettrali: andare oltre il visibile

Il telerilevamento iperspettrale, a differenza del multispettrale, acquisisce centinaia di bande spettrali capaci di rilevare le proprietà chimico-fisiche dei materiali osservati. Per questo Regione Toscana ha condotto rilievi aerei ad alta risoluzione (1-3 metri) sulle aree di Prato, Grosseto e Lucca, coprendo oltre ventimila ettari di superficie. Questi dati sono utilizzati, tra l’altro, per sperimentare l’aggiunta di informazioni sui materiali delle superfici artificializzate cartografate nella Carta di Uso e Copertura del Suolo regionale.

Firme spettrali: leggere l’impronta dei materiali

Accanto all’osservazione dall’alto, Regione Toscana ha svolto anche campagne di campionamento diretto a terra, per costruire la prima libreria regionale di firme spettrali dei materiali di copertura dei manufatti e delle pavimentazioni delle aree urbanizzate. Una firma spettrale è la risposta specifica di un materiale alla radiazione elettromagnetica. Acquisite con specifica strumentazione, le firme (sono oltre 160 i punti di campionatura) riguardano materiali come asfalto, cemento, laterizio, plastica, metallo, legno, e sono fondamentali per calibrare e validare l’interpretazione delle immagini telerilevate. Il confronto tra la firma acquisita a terra e il pixel dell’immagine acquisita da piattaforme in volo consente di migliorare la classificazione automatica e di produrre mappe affidabili sullo stato e l’evoluzione del patrimonio territoriale.

Tutti i risultati delle attività sono disponibili in formato open data, all’interno della Base Informativa Territoriale regionale (disciplinata dalla Legge regionale 65/2014) e pubblicati su GeoScopio:

Immagini iperspettrali www502.regione.toscana.it/geoscopio/fototeca.html#
Catalogo metadati www502.regione.toscana.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/home
Contatti servizio.geografico@regione.toscana.it