treno-intercity«Nessuno tocchi gli Intercity». È questo il messaggio che l’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli manda a Trenitalia e Governo, proprio nel momento in cui si sta chiudendo la trattativa sul contratto per i cosiddetti ‘servizi universali’. «Ormai da tre anni –  sottolinea Ceccarelli – abbiamo posto la questione sul tavolo del Ministero, perche’ i servizi garantiti dai treni intercity sono essenziali per l’utenza interregionale che non puo’ accedere all’alta velocita’, ma anche per i tanti pendolari che li utilizzano nei loro spostamenti quotidiani, soprattutto nella tratta Prato-Arezzo». Per cui, continua, «togliere questi servizi rappresenterebbe un danno gravissimo al servizio regionale, soprattutto per quelle regioni come la Toscana che stanno investendo convintamente su questo tipo di trasporto».  Su questo tema Ceccarelli chiede «il massimo appoggio e la mobilitazione anche ai parlamentari toscani. Impegno che chiedo anche per avere da Trenitalia, nel piu’ breve tempo possibile, la conferma del treno Alta velocita’ del mattino, annunciato da Trenitalia anche nella risposta ad una interrogazione parlamentare». Questo treno, proveniente da Milano, «avrebbe dovuto fermare ad Arezzo – ricorda – e, invece, non e’ confermato nell’orario di dicembre, contrariamente a quanto accade per il treno Av 9450, in partenza da Roma Termini alle 18.50, per il quale e’ stato mantenuto l’impegno assunto con la Regione».

L’allarme dei sindacati L’allarme sulla possibile cancellazione degli Intercity presenti sul territorio toscano era arrivato nelle scorse ore da parte delle varie sigle sindacali ferroviarie.  «Vorrebbero tagliare due coppie di treni sulla Napoli-Milano che vengono usati dai pendolari toscani per collegare Prato, Firenze, Arezzo e Chiusi,  crediamo che sia necessaria intervenire prima della firma per evitare che i viaggiatori siano penalizzati» aveva sottolineato Tommaso Lanni, della Uiltrasporti Toscana che con gli altri sindacati negli scorsi giorni hanno incontrato il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore Ceccarelli. Dal prossimo 15 gennaio, per ora, potrebbero sparire dai binari 4 treni Intercity, i numeri 583, 586, 590 e 597, che non rientrano nel nuovo contratto sul servizio universale che il Ministero dei Trasporti sta firmando con Trenitalia. Il condizionale è d’obbligo, perché la trattativa è ancora in corso. Nei piani c’è per ora il taglio di almeno 7 coppie di Intercity in tutta Italia, tra cui 4 convogli che passano dalla Toscana. Non diminuiranno invece i chilometri totali perché questi tagli saranno compensati con altre corse introdotte altrove. Gli Ic toscani sono treni a mercato, cioè che Trenitalia gestisce a suo rischio d’impresa, e che secondo l’azienda sarebbero spesso vuoti.

Sulle barricate I sindacati e la Regione Toscana sono pronti ad alzare le barricate: «Crediamo sia necessario intervenire tempestivamente prima della firma del Mit per aumentare l’offerta dei treni che attraversano e si fermano nella nostra regione – si legge nella lettera inviata alle istituzioni da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – il taglio di questi treni andrebbe a colpire in modo pesante i clienti pendolari costretti a utilizzare soltanto una tipologia di servizio, i clienti perderebbero gli ultimi collegamenti diretti esistenti provenienti da altre regioni e ovviamente colpirebbe le città che sarebbero tagliate nettamente fuori dall’unico sistema di collegamento ferroviario extra-regionale perdendo capacità di ricezione di persone e quindi di turismo e sviluppo economico».

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