luke-winslow-kingUn ospite internazionale per il concerto di sabato 5 novembre al The Cage di Livorno con un tuffo in Lousiana  e la musica di Luke Winslow King, il songwriter e polistrumentista che ha base nella patria del jazz, ma con Livorno ha un feeling tutto particolare: è all’ombra dei 4 Mori, infatti, che il musicista americano ha registrato il suo ultimo album (precisamente al 360 Music Factory) ed è al The Cage di Livorno che lo presenterà per la prima volta in Toscana. Il 5 novembre è tempo di ascoltare i brani di “I’m Glad Trouble Don’t Last Always”, nuovissimo capitolo (uscito il 30 settembre) della discografia di Luke, giunto al quinto album in carriera. C’è un altro motivo che lo tiene stretto a Livorno: Bob Luti, il grande chitarrista slide livornese che a New Orleans ha vissuto e che sabato sarà sul palco al fianco di Luke, e con loro: Benji Bohannon alla batteria, Brennan Andes al basso, Myke Lynch alle tastiere. E’ un quintetto che merita davvero di essere visto dal vivo. Perché? A parte che Luke sembra uscito da un’altra epoca, però non ha affatto un’aria datata e neppure la musica che fa: suoni autentici, talento allo slide, ritmi che trascinano e fanno ballare e divertire. Honest Tune parla di lui in questi termini: “Immaginate se Rufus Wainwright fosse nato a New Orleans alla fine del secolo. Pieno di sentimento, di spirito, raffinato ma del tutto uno del sud”. Con Bob Luti alla chitarra nasce un’alchimia che trasporta in una dimensione di purezza ed energia,

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