briatoreNella vita può davvero accadere di tutto. Anche di dovermi trovare a scrivere un post (questo) a difesa di Flavio Briatore.

Che poi: a difesa per modo di dire. Lui non ha certo bisogno del mio sostegno, ma è giusto sottolineare che siamo un Paese strano, in cui prima si chiama Briatore ad un convegno e poi siccome dice quello che pensa, nel caso anche cose ben conosciute da chi si occupa di turismo, si insorge contro di lui.

Come ha detto una volta Maurizio Costanzo, «In Italia ci si indigna per categorie».

In questo caso i pugliesi, semplicemente perché Briatore ha detto: «Masserie e casette, villaggi turistici, hotel a due e tre stelle, tutta roba che va bene per chi vuole spendere poco, ma non porterà qui chi ha molto denaro. Ci sono persone che spendono 10-20mila euro al giorno quando sono in vacanza ma a questi turisti non bastano cascine e musei, prati e scogliere. Io so bene come ragiona chi ha molti soldi: vogliono hotel extralusso, porti per i loro yacht e tanto divertimento».

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E’ la verità, e vale per la Puglia come per qualsiasi altra destinazione. Così come Briatore ha ragione quando ha aggiunto che certi turisti molto ricchi vogliono avere tutto e subito e che fa parte del loro modo di intendere la vacanza, e di divertirsi, anche la possibilità di fare qualsiasi richiesta e stravaganza e di vederla realizzata senza problemi, e naturalmente senza stare a chiedersi quanto costa, perché tanto possono permettersi di spendere ogni cifra. Anzi, c’è una gara a chi è riuscito ad ottenere la cosa più “impossibile”. Chiunque lavori nel turismo, anche in strutture ricettive non di così alto livello, avrebbe esperienze da raccontare in questo senso.

Fra l’altro Briatore non parlava solo per accademia, ma per interesse diretto, visto che la prossima stagione aprirà un altro dei suoi locali proprio nel Salento e dunque non c’era nessuna esigenza né di indignarsi, né di ergersi a paladini alla Puglia, perché era una constatazione e non un’offesa.

Cosa diversa è invece se una destinazione può essere interessata a questo tipo di turismo (che come ogni altro ha elementi positivi e risvolti negativi) oppure preferisce orientarsi su altro tipo di pubblico. E qui – dovendo fare scelte precise di gestione del territorio – il discorso diventerebbe serio ed il Salento, che è il caso di maggior successo turistico negli ultimi anni, avrebbe molto da dire.

Ma per andare su giornali e siti internet, si sa, è meglio usare toni alti e argomenti vuoti.

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