FIRENZE – Riunita a Firenze l’Unità di crisi regionale per l’emergenza ucraina alla presenza di Titti Postiglione, vicecapo del dipartimento della Protezione civile, Roberto Giarola, direttore dell’Ufficio legislativo del dipartimento, e dell’assessore toscano alla Protezione civile Monia Monni.

Nell’occasione, sono state illustrate le attività che il sistema di Protezione civile regionale, le prefetture e gli enti locali hanno portato avanti per l’accoglienza. In Toscana il sistema commissariale ha in attività circa 30 strutture alberghiere, che hanno permesso di dare un prima accoglienza a circa 784 profughi ucraini, mentre le prefetture hanno aperto strutture Cas per altri 972, per un totale di 1.756 persone accolte, che rappresentano circa il 20% della popolazione ucraina arrivata nel territorio toscano.

Postiglione e Giarola hanno illustrato a loro volta le azioni intraprese dal Dipartimento per supportare i territori nell’accoglienza. In particolare Postiglione ha spiegato le caratteristiche del bando, promosso dal Dipartimento nazionale, per la ricerca di strutture, rivolto al mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Permetterà di individuare nuove strutture che andranno a sommarsi ai Cas ed agli alberghi di prima accoglienza, per un totale di 12mila posti in tutta Italia.

Altro strumento di sostegno alla popolazione fuggita dall’Ucraina sarà il contributo di autonoma sistemazione. Per Monni “questo incontro è stato importante perché ci ha permesso di condividere con Postiglione il fatto che dopo la pandemia, l’emergenza ucraina è l’ennesima emergenza che il sistema di Protezione civile si trova a gestire fuori dagli ‘schemi classici’ dove i confini tra attività di protezione civile, sanitaria e sociale sono sempre più labili, e pertanto necessitano una riflessione e di una riorganizzazione del sistema sempre più integrato”.

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