FIRENZE – È iniziata poco dopo le sette di questa mattina un’operazione attesa da anni: lo smontaggio della maxi-gru degli Uffizi, soprannominata negli ultimi tempi il “mostro metallico” anche dal museo stesso.
Per quasi due decenni, la gigantesca struttura alta oltre 60 metri ha dominato lo skyline del centro storico, diventando un elemento controverso e spesso criticato dai cittadini e dagli amanti dell’arte.
Installata nel 2006 per facilitare le complesse operazioni di carico, scarico e movimentazione dei materiali nel cantiere dei cosiddetti “Grandi Uffizi” (un progetto di ampliamento e restauro ancora in corso), la gru ha rappresentato per anni una presenza ingombrante, segnando il paesaggio urbano con la sua imponenza.
Lo smontaggio, che richiederà sei giorni di lavoro, segna una svolta significativa per la città e per il museo. Un prima e un dopo: da una parte la lunga attesa e la convivenza con la struttura, dall’altra la prospettiva di un nuovo cantiere più discreto e rispettoso dell’ambiente circostante.
Il prossimo 21 giugno, sulla terrazza del museo sopra la Loggia dei Lanzi, è previsto un evento simbolico per celebrare la rimozione definitiva della gru. Alla cerimonia parteciperà anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che insieme alla direzione delle Gallerie degli Uffizi darà il via a una nuova fase dei lavori.
Con la chiusura di questo capitolo, le Gallerie annunciano che nei giorni successivi partirà l’allestimento di un nuovo cantiere “light”, caratterizzato dall’utilizzo di un montacarichi non impattante, pensato per ridurre al minimo l’impatto visivo e ambientale sul prezioso contesto architettonico degli Uffizi e di Piazza della Signoria.
Un segnale importante di attenzione verso la tutela del patrimonio e del paesaggio fiorentino, che torna finalmente a respirare senza la presenza ingombrante della gru.