Lo strumento utilizzato per lo studio

PISA – Per raggiungere la maturità di alcune aree del cervello sono sufficienti appena 4 settimane di vita. L’Università di Pisa, attraverso la professoressa Maria Concetta Morrone, ha fatto da capofila allo studio che ha ridefinito le tempistiche del processo.

Se fino a questo momento il periodo di completamento per le parti che presiedono all’analisi della visione del movimento, era stimato in 7 settimane, la ricerca “Development of BOLD response to motion in human infants”, iniziato nel 2008, ha stabilito che lo sviluppo non dipende dalle successive interazioni con il mondo esterno.

A elaborarlo un team di ricercatrici italiane composto dalle dott.sse Laura Biagi, Michela Tosetti (Laboratorio di fisica medica e risonanza magnetica dell’IRCCS Stella Maris di Pisa), Sofia Allegra Crespi (Dipartimento di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano). Per arrivare al risultato è stata impiegata la risonanza magnetica funzionale, in modo da registrare l’attività cerebrale dei neonati mentre osservavano stimoli visivi.

Una scelta che si è dimostrata di grande rilevanza per la riuscita dello studio, anche se è stata una sfida la gestione di bambini così piccoli, da mantenere svegli, collaborativi e impegnati attivamente nell’osservazione degli stimoli visivi in un ambiente non facile come quello della risonanza magnetica.

I neonati, rassicurati dalla presenza e dal contatto con la mamma, seguivano con lo sguardo, su uno schermo, dei punti luminosi che si muovevano in modo casuale o in traiettorie coerenti. Il team ha incluso nella ricerca circa 20 bambini, di cui 12 pubblicati nel primo lavoro e altri 8 soggetti inclusi in questo secondo lavoro con i neonati più piccoli.

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