Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione MpsQuello di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, presidente e ceo di Banca Mps, «è un tandem Perfetto» che dovrà andare avanti fino al completo «risanamento, fino alla fusione». Parola di Marcello Clarich, presidente della Fondazione Mps che controlla il 2,5% del capitale di Rocca Salimbeni (il 9% con i soci del patto parasociale, Fintech e Btg Pactual). Dichiarazione che, a quanto si apprende, non sarebbe piaciuta troppo alla Consob ma che a lui è servita per fugare ogni dubbio sulla lista per il prossimo cda del Monte, in attesa del via libera dei pattisti sui nomi predisposti ieri sera dalla Deputazione amministratrice. Il ‘tandem’ sarà della partita.

In attesa di risposta Anzi, con molta probabilità Profumo dovr restare oltre la ricapitalizzazione. Da tempo gli analisti sono convinti che Mps debba andare verso un’aggregazione con un altro istituto, italiano o straniero. Gli stessi Viola e Profumo lo hanno detto più o meno chiaramente. Clarich oggi ha rotto ogni indugio parlando apertamente di fusione. Il titolo in Borsa ha chiuso a 0,582 euro (+1,92%).  Per la lista di Fondazione e pattisti, invece, sembra ci sarà da attendere fino all’ultimo minuto (i termini scadono domani a mezzanotte), o quasi. Il via libera di Fintech e Btg Pactual ancora non è arrivato. La Da, come previsto dallo Statuto, non ha votato i singoli ma la lista completa e per questo, secondo fonti vicine al dossier, Clarich e la sua vice Bettina Campedelli si sarebbero astenuti. Il nome di Fiorella Bianchi, attuale direttore generale di Conad, voluta dai senesi, non li convince. Il dubbio maggiore riguarderebbe un possibile conflitto di interessi: tra le banche con cui lavora Conad il Monte sarebbe al primo posto. Cosa che non piace neppure a Btg Pactual e Fintech. Per questo il sì non è ancora arrivato e non è del tutto escluso che domani, all’ultimo tuffo, debba essere convocata d’urgenza una Da per completare la lista.

I nomi Secondo fonti finanziarie sarebbe composta oltre che da Profumo e Viola, dall’economista Fiorella Kostoris, da Lucia Calvosa, attualmente nel cda di Telecom, Christian Whamond e Roberto Isolani (Fintech e Btg Pactual). L’ultima casella, quella con il nome di Bianchi, sarebbe l’unica a rischio. Se arriverà il via libera domani i nomi saranno portati a Rocca Salimbeni che, martedì prossimo, li renderà pubblici insieme a quelli della altre liste che i soci del Monte presenteranno in vista dell’assemblea di aprile

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