photo-cover-demal-teniewCosa succede se alcuni migranti in Italia dopo un po’ di tempo decidono di rientrare nel loro Paese d’origine? Lo racconta “Demal te niew”, un webdoc (un documentario multimediale), che racconta le storie di tre migranti senegalesi che, dopo un periodo in Italia, sono tornati nel loro Paese di origine e lì hanno avviato un’attività lavorativa.

Le storie di Karou, Ndary e Mouhammed Il lavoro, pubblicato sul sito dell’Espresso mediapartner dell’iniziativa, è stato realizzato con il contributo di un team dell’Università di Pisa e dell’Isti Cnr, con il supporto dell’infrastruttura di ricerca SoBigData. Il lavoro di analisi e visualizzazione dei dati utilizzati è servito per contestualizzare le storie dei tre protagonisti del documentario nel quadro più ampio delle migrazioni attuali. Nato da un’idea di due italiane, Silvia Lami e Marcella Pasotti, che lavorano come cooperanti internazionali in Senegal, e diretto da Roberto Malfagia de La Jetee, il webdoc è stato realizzato da un team multidisciplinare grazie al supporto dello European Journalism Centre, partendo da una ricerca etnografica condotta su decine di migranti di ritorno. «Demal te niew, che significa ‘Va’ e torna’ in lingua wolof – spiega una nota dell’ateneo pisano – parla di migrazioni di ritorno attraverso le storie di Karou, Ndary e Mouhammed, che dopo aver trascorso diversi anni in Italia hanno deciso di scommettere su un futuro in Senegal, il Paese in cui sono nati. Il webdoc interattivo racconta la vita quotidiana, le difficoltà e i successi di questi tre piccoli imprenditori attraverso testi, foto, interviste e dati. Il documentario è interattivo perché gli utenti possono scegliere tra i diversi percorsi narrativi proposti, i dati presentati e le foto scattate in Senegal».

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