Un centro antiviolenza, un alloggio di emergenza per le vittime di maltrattamenti, oltre a incontri di formazione a cura della task force interistituzionale composta da Asl9  e Procura della Repubblica di Grosseto. Sono stati presentati nei giorni scorsi nella Rocca Pisana di Giglio Castello gli interventi del progetto “Donna il libertà” che ha l’obiettivo di contrastare la violenza di genere.
 
Emergenza sociale «Il tema della violenza alle donne – ha detto il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli – non può più essere rimandato ma deve essere affrontato con una programmazione seria e attenta attraverso l’utilizzo di strumenti utili ed efficaci di sostegno ma anche di formazione». Capofila del progetto per l’area della Costa d’Argento il Comune di Orbetello attraverso un finanziamento dal Dipartimento delle Pari Opportunità. «Quella della violenza di genere è una delle emergenze sociali più evidenti. Ogni soggetto che ha a vario titolo una responsabilità sociale, politica e di controllo ha l’obbligo di mettere in campo ogni sforzo e ogni risorsa per contrastarla. In questo contesto il progetto che ci vede impegnati come Amministrazione Comunale ha l’obiettivo di creare, anche nel nostro territorio, una rete attiva per il contrasto alla violenza».

Codice rosa Durante l’incontro sono state fornite tutte le indicazioni generali per l'attivazione e le procedure del percorso Codice Rosa (leggi) , ovvero la presa in carico della vittima dal momento del suo accesso al Pronto Soccorso o, comunque, dal momento della segnalazione della subita violenza o della condizione di pericolo.
 
Il Protocollo antiviolenza L’Isola del Giglio si conferma in prima linea per la lotta alla violenza sulle donne. Lo scorso maggio, infatti, il Consiglio comunale dell’isola aveva approvato all’unanimità il Protocollo d’intesa tra i Comuni della provincia di Grosseto e l’Azienda Usl 9 che, in via sperimentale per 12 mesi, si propone di contribuire a contrastare il fenomeno della violenza verso i soggetti deboli; fornire uno strumento di raccordo interistituzionale per coordinare gli interventi che i soggetti firmatari realizzano sul tema della violenza in ambiti strategici differenti; far sì che l’approccio alle vittime avvenga ad opera di personale specializzato e operatori e operatrici adeguatamente formati secondo regole condivise al fine di garantire sia l’efficacia dell’azione di tutela che la protezione della persona offesa e, nel caso della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica, un successivo percorso di uscita. Tra le attività principali l’analisi e il monitoraggio del fenomeno della violenza sul territorio, la formazione di personale specializzato nel trattamento dei casi di violenza, l’attuazione di percorsi educativi e informativi per le vittime di soprusi per facilitare l’assistenza e il sostegno oltre a campagne  di sensibilizzazione sul territorio.
 
Il Fondo per il contrasto alle violenze Il Protocollo istituisce il fondo per il contrasto alle violenze, gestito dalla Provincia di Grosseto, per il sostegno alle attività che i Comuni promuoveranno, alle attività del centro antiviolenza e dei punti di ascolto sul territorio e per la copertura del servizio di pronta accoglienza residenziale.

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