orchidee“Orchidee” per il Fabbricone di Prato, regalate da Pippo Delbono insieme alla sua Compagnia nell’atteso spettacolo sulle scene dal 28 al 30 marzo (feriali ore 21; festivi ore 16).

La magia della poesia contro la violenza del mondo Enfant terrible, spirito libero della scena internazionale, l’artista di Varazze stupisce ancora una volta dando a questo spettacolo un titolo insolito rispetto a quelli del suo repertorio: le orchidee sono infatti fiori delicati e eleganti che tipicamente decorano i salotti delle case borghesi, in scena con Delbono però, diventano il simbolo del viaggio che ha intrapreso insieme alla sua Compagnia, omogenea nella sua disomogeneità. Come da tradizione, lo spettatore si troverà di fronte a scandali, folgori, visioni, colori, voci, scoppi, alle meraviglie e alle violenze del mondo, ai corsi e ricorsi della storia e a mondi fantasmagorici. Delbono viaggia nelle diverse dimensioni dello spazio teatrale trascinando nella sua danza imprevedibile i fantasmi del cinema e mettendo sulla scena il falso di fronte al vero, i codici della finzione cinematografica di fronte all’arte dello spettacolo dal vivo. Lo spettacolo dell’Emilia Romagna Teatro Fondazione in in coproduzione con Nuova Scena – Arena del Sole di Bologna, Teatro di Roma/ Théâtre du Rond Point di Parigi/ Maison de la Culture d’Amiens, raccoglie sulla scena, oltre a Delbono, cantori, attori e danzatori che prendono il nome di Bobò, Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Julia Morawietz, Gianni Parenti, Pepe Robledo e Grazia Spinella.

Incontro con il pubblico E per chi non ne avesse abbastanza, ecco due appuntamenti gratuiti previsti nella giornata di sabato 29: alle 17 nella cornice del Ridotto del Metastasio si terrà la proiezione del film “Sangue” in cui con una videocamera digitale Delbono riprende la morte della madre e i ricordi di Giovanni Senzani sullo sfondo de L’Aquila e del suo stato di abbandono; al Fabbricone invece, la compagnia incontrerà il pubblico dopo lo spettacolo, Modera il giornalista e critico teatrale Gherardo Vitali Rosati.

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