Una delegazione del Consiglio Comunale di Civitella val di Chiana (Ar), guidata dal sindaco Ginetta Menchetti e dalla giunta, ha visitato  lo stabilimento della Chimet di Badia al Pino per «conoscere, approfondire, fare domande e trovare le risposte dai professionisti del settore». Lo rende noto un comunicato dell’azienda che si occupa del recupero e raffinazione di metalli preziosi. All’origine dell’incontro la presentazione dell’azienda di un progetto di crescita che necessita di una Valutazione d’Impatto ambientale già depositata in Regione Toscana. Ad accogliere la delegazione comunale il presidente Sergio Squarcialupi, il team di tecnici e responsabili dei vari settori aziendali e Leonardo Tognotti, professore del dipartimento dell’Università di ingegneria civile e industriale di Pisa  che ha coordinato il gruppo di lavoro per il progetto di crescita industriale.

«Il progetto – dichiara il professore Tognotti – è stato realizzato con una metodologia innovativa che coniuga sviluppo e rispetto dell’ambiente, prevede investimenti da 35 milioni di euro, declina al suo interno l’impatto paesaggistico e architettonico e prevede anche la massima espressione di partecipazione della cittadinanza con la richiesta di un’inchiesta pubblica.».

Allarme fumo violaceo Il tema della visita era anche la valutazione in termini di produzioni di rifiuti e emissioni di inquinanti nell’ambiente. Proprio il 2 marzo scorso una emissione di fumo violaceo  aveva fatto scattare l’allarme tra la popolazione. «Quel carico – ha spiegato l’azienda – non ha dato nessun segno di allarme, quindi non corrisponde al vero il fatto che il fumo viola fosse prodotto da una sostanza radioattiva. Si è trattato, come la stessa Arpat ha confermato in sede di ispezione, di iodio allo stato gassoso, proveniente da un unico lotto di farmaci di origine ospedaliera».

«In futuro nuove tecnologie» «Secondo le nostre valutazioni non ci sono criticità, abbiamo un piano di monitoraggio più avanzato per osservare gli aspetti attenzionabili, e siamo pronti a spiegare tutto negli incontri pubblici, di certo l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili permettono di produrre di più e di inquinare di meno».

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