Tiene il mercato del lavoro in provincia di Lucca ma aumenta il tasso di disoccupazione. E’ la fotografia emersa dalla rilevazione periodica coordinata dal Centro Studi dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro dell’amministrazione provinciale, relativa al terzo trimestre del 2009.

 

I dati – Il tasso di occupazione risulta pari al 63,9%. Di fronte a questa situazione, spicca però il dato relativo al tasso di disoccupazione che, in un anno, è salito, in  provincia di Lucca, dal 4,8% all’8,5%. Un dato preoccupante, ma assolutamente in linea rispetto alla situazione regionale e nazionale. Un dato che, comunque, rappresenta lo specchio della crisi economica che ha colpito con gravi ripercussioni anche la provincia di Lucca. L’8,5 per cento della popolazione attiva non  ha un lavoro. Una percentuale che se per la popolazione maschile scende al 7%, per quella femminile si attesta al 10,5%, mentre per gli stranieri “vola” al 12,8%”. Insomma, il numero dei disoccupati è quasi raddoppiato (15.236 contro un valore fra i 6.000 e i 9.000 stimato dall’ISTAT per il quinquennio 2004-2008). Nel caso degli uomini, il tasso di disoccupazione dell’estate 2009 risulta addirittura triplo (7,0% contro 2,5%) rispetto alla media del 2008. Per le donne, tradizionalmente più svantaggiate nella ricerca di un lavoro, l’incremento è stato tutto sommato più contenuto (dal 7,8% al 10,5%), ma si è trattato comunque di una crescita considerevole che ha portato l’esercito delle disoccupate ad oltrepassare la soglia delle 8.000 unità.

 

Occupazione e disoccupazione – Com’è possibile che la disoccupazione sia cresciuta così tanto se allo stesso tempo l’occupazione ha tenuto? La risposta a questo apparente paradosso sta nell’aumento dell’incertezza e nella conseguente mobilitazione di strati precedentemente inattivi della popolazione provinciale. Infatti, in una situazione caratterizzata dal moltiplicarsi dei casi di sofferenze aziendali, dal ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, dalla diminuzione del reddito familiare disponibile, dalla precarizzazione dei rapporti di impiego, tutta una serie di persone che fino ad oggi vivevano ai margini del mercato ufficiale del lavoro si sono messe attivamente alla ricerca di un’occupazione. È abbastanza automatico pensare che si tratti soprattutto di familiari di lavoratori investiti da situazioni di crisi aziendale (licenziati, cassintegrati, avviati al prepensionamento).

 

Lucca

Articolo precedenteIn Toscana interventi chirurgici garantiti in 90 giorni o la Regione rimborsa i cittadini
Articolo successivoIl Prefetto Gerarda Maria Pantalone in visita a Torrita di Siena