La città aromatica ha il sapore di fine estate e il retrogusto di una rassegna che dovrebbe rappresentare il grande evento culturale per una città, Siena, che merita altro, di più, di diverso rispetto ad altre città, specie se sul piatto ci sono circa 300mila euro. Senza nulla togliere a Patti Smith,  cantante e simbolo di una cultura e di una musica difficilmente oppugnabili, ma altrettanto difficilmente si può definire un grande evento di richiamo un concerto che si è svolto il mese scorso poco distante da qui nelle città di Montevarchi (26 luglio), Perugia (24 luglio), Viareggio (21 luglio) e, in tutta l’estate, in moltissime altre città italiane. E senza nulla togliere a Montevarchi, non è campanilismo, o a Molfetta, lungi da me qualsiasi presa di posizione leghista…ma Siena! La cornice di Piazza del Campo! La storia, l’arte e la cultura (?) di una città candidata (?) a capitale europea.
 
Grande evento? Forse. Grande spesa? Sicuro Ammetto che il concetto di “grande evento” è opinabile quanto discutibile. Incidono i gusti musicali e culturali di ognuno di noi prima di qualsiasi altra cosa. Ma il concetto di “grande spesa” mi sembra abbastanza poco discutibile. Specie se per fare una rassegna di quattro giorni il costo è paragonabile a quello che basterebbe a pagare i dipendenti della Zelig al Santa Maria della Scala per quasi un anno. Gli eventi, grandi o piccoli che siano, grandi o piccoli che siano valutati, servono a portare turisti a Siena. O servono forse ad offrire qualcosa ai turisti che a Siena, in questo periodo, ci sono già? La grandezza di un evento è forse quella di riuscire a spostare persone da ogni parte d’Italia e non credo che verranno a vedere il concerto il 31 agosto da Montevarchi, Perugia, Viareggio né tantomeno da Molfetta. Una bella sfida sarebbe quella di organizzare un grande evento nei mesi di basso afflusso turistico e capire quanto la cultura muova il motore dei visitatori. Ovvio, senza aspettarsi la Piazza del Campo colma o i musei strapieni a novembre. Una cosa è una sfida, altra cosa è un miracolo.
 
I costi nel dettaglio Secondo atto dirigenziale del Comune firmato in data 22 agosto la gestione tecnica dell’evento “La Città Aromatica” è stata affidata alla società Hullabaloo per un importo complessivo di 244.839,40euro Iva inclusa (dopo un’aggiunta di 3mila euro  “per migliorie legate all’esclusivo interesse della stazione appaltante”). Nel dettaglio – si legge – 99.940,00 euro oltre 5.200,00 euro per oneri della sicurezza, e I.V.A. al 21%, pari a22.079,40 euro e così per complessivi 127.219,40 euro, cui si dovrà aggiungere la somma di 114.620,00, euro I.V.A. inclusa, destinata al pagamento del cachet degli artisti. Il tutto dopo delibera di Giunta del 23 marzo con atto di indirizzo politico amministrativo. Ma I costi non sono finiti qui. Va aggiunto infatti il costo del direttore artistico Maestro Mauro Pagani che costa alle casse comunali oltre 45mila euro. Una cifra, quest’ultima, di non poco conto al tempo della Spending Review e, aggiungo, della mancanza di fondi per tenere aperto il Santa Maria della Scala. E’ vero anche che la copertura finanziaria de La Città Aromatica è apannaggio del Main Sponsor Banca Mps. Da alcune fonti risulta che, a fine 2011, la richiesta da parte del Comune di Siena al Monte dei Paschi per il contributo finalizzato all’organizzazione sia stato di 320mila euro.
 
Gli spettacoli in calendario Ben venga Il teatro degli Orrori in concerto il 28 agosto, si tratta di una band davvero interessante…ad Arezzo Wave il 12 luglio l’ha dimostrato. Peccato addirittura dover scegliere quel giorno, a Siena succede di rado: in piazza San Francesco Il Teatro degli Orrori e in fortezza la Bandabardò. Forse era opportuno mettersi d’accordo e alternare i due concerti e, suppongo, non sarebbe stato difficile un contatto tra le organizzazioni. Il 29 agosto è la giornata dedicata alla danza, protagoniste due illustri compagnie made in Siena conosciutissime in città ma non per questo non degne di nota da un punto di vista qualitativo anche per gli ignoranti in materia come il sottoscritto. Non credo poi che abbiano inciso in maniera pesante alla voce spese e questo rende loro maggiore onore. Meno ancora avranno inciso le band locali Black Rain Theory, Blues Machinee Lokomotion che, di indiscussa qualità e questo va riconosciuto, avranno l’onore di salire sul palco il 30 agosto con il Maestro Mauro Pagani “Special guest”. Sempre il 30 agosto in fortezza suonerà il duo Magoni-Spinetti che, invece, proprio l’anno scorso erano sul palco della Città Aromatica. Gli amanti della musica saranno costretti di nuovo a scegliere.
 
Due spunti e accapo La città aromatica mi lascia davvero un po’ di amaro in bocca. Alla luce di quanto speso e di quel che, ribadisco è un parere del tutto personale, è il programma della manifestazione. Il 31 agosto difficilmente la Piazza del Campo sarà vuota e la sacerdotessa del Rock ha il suo fascino ma il grande evento è un’altra cosa. E se si devono spendere 300mila euro per musica e cultura di questi tempi ben vengano. Sono ancora del parere che la musica e la cultura muovano economia oltre alle coscienze. Il fatto è come spenderli. E, di questi tempi, è necessaria maggiore oculatezza. Considerato anche che, durante l’anno e durante i mesi di minor flusso turistico, tante associazioni culturali a Siena e provincia si adoperano per l’organizzazione eventi. Nessuna di loro ha mai avuto tanti soldi a disposizione per realizzare un “grande evento” e tante piccole manifestazioni addirittura sono morte al grido di mancanza fondi. Una proposta: 300mila euro vadano a queste associazioni per un cartellone di eventi che, nel caso non riesca a diventare grande, avrà il merito di averci provato davvero. Senza sovrapposizioni di concerti, con proposte diverse. Un po’ come dire “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” (Via del Campo – F. De André).

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