penna-e-calamaioLa letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che, settimanalmente, proporrà frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano.

Le cronache letterarie ci informano di qualcosa che ha dello straordinario. Dopo 55 anni sarà pubblicato un nuovo romanzo di Harper Lee, l’autrice de «Il buio oltre la siepe» (1960), la paladina dei diritti civili, colei che – disse Obama quando nel 2007 le conferì la medaglia presidenziale – «ha influenzato in meglio la vita dell’America». Il nuovo libro della signora Lee, oggi ottantottenne, è il sequel dell’unico romanzo scritto che la rese celebre, ma, di fatto, è la prima stesura del «Il buio oltre la siepe» (titolo originale «To kill a mockingbird», «Uccidere un usignolo»), che originariamente raccontava quegli stessi fatti, però con i protagonisti più avanti negli anni. Dunque un sequel che per certi aspetti è un prequel. Sulle pagine de «Il buio oltre la siepe» e sulla sua versione cinematografica con Gregory Peck (1962) molti di noi appresero cosa significhi razzismo, pregiudizio, paura del ‘diverso’; e, ancora, Il valore della tolleranza, del saper guardare la realtà anche dal punto di vista dell’altro.

I vicini portano da mangiare quando muore qualcuno, portano dei fiori quando qualcuno è ammalato, e altre piccole cose in altre occasioni. Boo era anche lui un nostro vicino, e ci aveva dato due pupazzi fatti col sapone, un orologio rotto con la catena, un coltello… e le nostre vite. Una volta Atticus mi aveva detto: «Non riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di metterti nei suoi panni, se non cerchi di vedere le cose dal suo punto di vista». Ebbene, io quella notte capii quello che voleva dire. Adesso che il buio non ci faceva più paura, avremmo potuto oltrepassare la siepe che ci divideva dalla casa dei Radley, e guardare la città e le cose dalla loro veranda. Accadde tutto in una notte, la notte più lunga, più terribile… e insieme la più bella di tutta la mia vita.

[da Il buio oltre la siepe di H. Lee]‎

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