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SCARLINO – Ancora un atto vandalico colpisce Cala Martina, una delle perle naturalistiche del litorale toscano, gemella della più celebre Cala Violina.

La piccola baia, rinomata per il suo panorama mozzafiato e per il valore storico che custodisce, è stata imbrattata con scritte a spray di chiara matrice no vax, provocando indignazione e rabbia nella comunità locale.

Un’offesa alla natura e alla storia
Le scritte, realizzate con vernice rossa, sono comparse sulle rocce e persino sui tronchi degli alberi che caratterizzano la baia, deturpando un paesaggio che richiama ogni anno centinaia di turisti. Tra gli slogan si leggono frasi come «Stop legge Lorenzin» e «5G più vax uguale morte», messaggi che non lasciano dubbi sull’origine degli autori.

Non si tratta solo di un danno ambientale: Cala Martina ha anche un’importanza storica rilevante. Fu infatti da questa baia che, nel 1849, Giuseppe Garibaldi si imbarcò per l’ultima fuga verso il Piemonte sabaudo, l’unico stato libero rimasto in un’Italia dominata dagli austriaci dopo la caduta della Repubblica Romana.

La scoperta e la reazione del Comune
A scoprire le scritte sono stati i primi turisti che ieri mattina si sono avventurati sugli scogli della baia. L’amministrazione comunale di Scarlino ha immediatamente preso posizione. La sindaca Francesca Travison ha condannato fermamente l’atto vandalico: «Questo gesto incivile è un’offesa al nostro patrimonio naturale e storico. Abbiamo già attivato tutte le procedure per il ripristino dell’area, anche se non sarà semplice a causa delle caratteristiche ambientali del luogo. Chiediamo a tutti di rispettare questo tesoro che rappresenta la nostra principale cartolina turistica e un motivo di orgoglio per la comunità».

Anche l’assessora al turismo Silvia Travison ha sottolineato la gravità dell’episodio: «Oltre a intervenire con la pulizia, vogliamo rafforzare la sensibilizzazione sul valore dei nostri luoghi. Cala Martina non è solo un paesaggio, ma un’eredità che appartiene a tutti».

Interventi di recupero e tutela
Già da questa mattina il Comune ha avviato i sopralluoghi per pianificare la rimozione delle scritte. L’operazione si presenta complessa, vista la natura rocciosa e impervia della caletta, che richiederà interventi quasi acrobatici.