FIRENZE – Doveva essere un viaggio da sogno, tra concerti, arte e incontri speciali, e invece ha rischiato di trasformarsi in un incubo per Harley Lewin, celebre avvocato internazionale noto per aver rappresentato star del mondo dello spettacolo e della moda.
Tutto è iniziato mercoledì 30 luglio alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, quando, appena scesi dal treno, lui e la moglie si sono accorti di aver dimenticato uno zaino a bordo. Dentro: i passaporti per rientrare negli Stati Uniti, un laptop, gli AirPods e documenti sensibili.
Presi dal panico e consapevoli degli impegni urgenti in patria, i Lewin si sono rivolti a un caro amico: Andrea Bocelli, che ha subito attivato la sua rete di contatti. Grazie alla localizzazione degli AirPods, il dispositivo risultava a Pisa Centrale, ma la ricerca da parte di Polfer e uffici competenti sembrava senza esito. Nessuna segnalazione. Nessuna traccia.
A quel punto entra in gioco Umberto Buratti, ex sindaco di Forte dei Marmi, che coinvolge il security manager Mariano Bizzarri Ollandini del Corpo Guardie di Città di Pisa. In poche ore, con l’aiuto del direttore tecnico Federico Grossi, lo zaino viene localizzato: si trovava nel deposito treni di via Pisacane a Pisa, insieme ad altri oggetti recuperati. Dopo la delega formale di Lewin, le guardie lo ritirano, verificano il contenuto e lo riportano personalmente a Firenze.
L’incontro con i coniugi Lewin, tra lacrime, abbracci e gratitudine, ha avuto il sapore di un piccolo miracolo. “Non dimenticheremo mai quello che l’Italia ha fatto per noi”, ha detto commosso l’avvocato: “Qui abbiamo trovato bellezza, cultura e un cuore grande”.
“In quel momento – le parole di Mariano Bizzarri – lo zaino non era solo un oggetto: era la chiave per tornare a casa. E il ringraziamento ricevuto oggi da Lewin, appena rientrato negli USA, con un semplice “Thank you. Your assistance was excellent” ci ripaga di tutto. Perché anche nelle disavventure, possiamo dimostrare che l’Italia è capace di abbracciare i suoi ospiti come figli da proteggere”.