LIVORNO – La nave Zim Virginia, appartenente alla compagnia israeliana Zim Integrated Shipping Services, era prevista in porto a Livorno la notte scorsa, ma attualmente si trova ancora in rada.
Secondo le ultime informazioni, le operazioni di carico e scarico sono state rinviate a oggi pomeriggio.
Nel frattempo, davanti al varco del Terminal Darsena Toscana, la Cgil di Livorno ha organizzato un presidio con le bandiere della Palestina. Gianfranco Francese, segretario generale della Cgil livornese, ha dichiarato al Tirreno: «Siamo qui per far sentire la nostra vicinanza ai lavoratori portuali».
Il blocco è nato dopo quanto accaduto sabato scorso a Genova, durante una manifestazione in solidarietà alla Palestina. I portuali del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) hanno ricevuto la segnalazione dalla turnazione in corso che al terminal Spinelli era ormeggiata la Zim New Zealand, con a bordo, secondo l’Unione sindacale di base (Usb), «dieci container sospetti». Di fronte a questa situazione, i portuali hanno deciso di entrare in porto per impedire il carico della nave, sostenuti da un crescente numero di persone che si sono dirette verso il varco Etiopia in segno di solidarietà. L’Usb ha proclamato uno sciopero di 24 ore, a partire dalle 21:30 di sabato, per evitare operazioni di carico e scarico potenzialmente legate a traffici di armamenti.
A Livorno la solidarietà si è immediatamente estesa con l’annuncio dell’arrivo in Darsena Toscana, sempre nello stesso weekend, della Zim Virginia. Giovanni Ceraolo, portavoce Usb Livorno, ha spiegato che la segreteria Usb è pronta a dichiarare sciopero qualora i lavoratori dell’articolo 17 venissero impiegati sulla nave. «È impensabile in questo momento drammatico – ha affermato – lavorare una nave di una compagnia israeliana, mentre la popolazione di Gaza è sotto attacco e minacciata dalla fame». Ceraolo ha inoltre espresso solidarietà ai portuali genovesi che stanno portando avanti analoga protesta.
Il riferimento è al caso del cargo americano Slnc Severn, che trasportava materiale militare da consegnare a Camp Darby e che a Livorno era stato bloccato prima di raggiungere la banchina. Il 22 settembre, in occasione dello sciopero nazionale, migliaia di persone si sono radunate davanti al varco Valesini, partecipando nelle giornate successive a numerosi cortei per la città. Dietro questi eventi si è svolta anche una intensa attività diplomatica coordinata dalla Prefettura con le autorità competenti, inclusa la rappresentanza statunitense.
Anche la Filt-Cgil di Livorno ha indetto uno sciopero limitato alle operazioni di carico e scarico della Zim Virginia, come ha specificato il segretario generale Giuseppe Gucciardo, sottolineando la necessità di mantenere aperto il porto e di coniugare protesta e funzionalità. Domani, martedì 30 settembre, è previsto un incontro con il prefetto Giancarlo Dionisi in questa direzione. Nel frattempo, un altro arrivo attende la Darsena Toscana: la nave Zim Iberia, prevista per giovedì prossimo.
Oggi alle 18:30 è stato inoltre convocato un presidio di solidarietà e protesta dalla rete composta dal Gruppo autonomo portuali, Ex Caserma occupata, il collettivo Scuola di carta e Azione antifascista Livorno, che si terrà alla rotatoria davanti all’ingresso della Darsena Toscana, dove prosegue il presidio permanente davanti al varco Zara.