Un nuovo ente che avrà competenza sulla diga di Montedoglio e la rete di adduzione che interessa la valle del Tevere Umbra e Toscana, la Valdichiana e le aree del Trasimeno in via di attivazione, al posto del vecchio Ente Irriguo Umbro Toscano commissariato, vedrà la luce a partire dal 2 novembre. L’intesa è stata siglata questa mattina a Perugia da Regione Umbria e Toscana e i sindaci dei Comuni interessati (Sansepolcro, Pieve Santo Stefano, Anghiari e Caprese per la Toscana).

L’Ente Acque Umbro Toscano, questo il nome del nuovo organismo, avrà competenza su una serie di importanti opere sul serbatoio del Calcione che alimenta e gestisce l’intero schema irriguo della valle del Foenna nei comuni di Sinalunga e Lucignano; sul Canale Battagli che alimenta le aree irrigue nei comuni di Montevarchi e San Giovanni Valdarno; sul serbatoio del Chiascio per l’alimentazione delle aree della Valle Umbra. Alla gestione irrigua, inoltre, si è aggiunta anche l’erogazione di acqua per scopi idropotabili ai gestori del servizio idrico integrato (Società Nuove Acque spa, Acquedotto del Fiora spa, Umbria Acque spa e Publiacque spa), con i quali l’Ente ha stipulato alcune convenzioni per la definizione del costo del sevizio e le modalità di fornitura. In particolare dal serbatoio di Montedoglio, i Comuni di Arezzo, Monterchi, Civitella val di Chiana, Subbiano e Capolona in Toscana; quelli di Sangiustino e Città di Castello ed Umbertide in Umbria, nonché i comuni di Castiglion Fiorentino, Sansepolcro, Cortona in Toscana e Perugia e quelli del Trasimeno in Umbria (società Ato n. 4 – Ato Valdarno, Ati 1 e 2 – Umbria); dal serbatoio del Calcione il comune di Rapolano Terme (Ato n. 6 – Ombrone); dal canale Battagli alcuni Comuni del Valdarno. Infine l’Ente gestirà grandi dighe (Montedoglio e Sovara, Foenna e Chiascio) e una traversa (canale Battagli) e avrà in gestione impianti di produzione idroelettrica e opere pubbliche in concessione.

Le caratteristiche del nuovo ente, che nascerà con la pubblicazione contemporanea nel bollettino ufficiale della Regione Toscana e in quello della Regione Umbria, della legge di ratifica, subentrerà al vecchio Ente Irriguo Umbro Toscano che era nato nel lontano 1961 (si chiamava allora Ente per la irrigazione della Valdichiana, delle Valli contermini aretine, del bacino idrografico del Trasimeno e dell’alta valle del Tevere umbro-toscana) e destinato improrogabilmente a cessare il 6 novembre prossimo. Il nuovo Ente Acque avrà la natura di ente pubblico economico, sarà dotato di personalità giuridica, di autonomia amministrativa e gestionale, e di patrimonio proprio costituito dai beni mobili e immobili trasferiti dalla gestione commissariale del vecchio Ente Irriguo, che provvederà anche a trasferire al nuovo soggetto le risorse umane dell’Ente irriguo umbro-toscano. La sede legale e amministrativa sarà sempre ad Arezzo. Per il nuovo ente è previsto un Consiglio di amministrazione e relativo presidente e il collegio dei revisori. Al vertice della struttura amministrativa sarà prevista la figura di un direttore. IL CdA sarà composto da tre membri di cui uno in rappresentanza della Regione Toscana, uno in rappresentanza della Regione Umbria e uno in rappresentanza del Ministero delle politiche agricole. Anche nel collegio dei revisori siederà un rappresentante del Governo, che sarà il Ministero dello Sviluppo Economico. Lo Statuto del nuovo Ente prevederà appositi strumenti di consultazione e informazione degli enti locali interessati.

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