spiaggia«Avanza in maniera preoccupante l’aggressione alle coste toscane» secondo Legambiente che parla di 1293 illeciti ai danni del mare nostrum intercettati da Forze dell’Ordine e capitanerie di porto nel 2015, con una crescita del 77% rispetto al 2014. In aumento anche le persone denunciate e arrestate: 1505 contro 794, pari ad un incremento del 90%, mentre i sequestri sono 293. I dati fanno parte del dossier Mare monstrum 2016 e sono stati diffusi in occasione di Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente in corso a Rispescia (Grosseto).

In aumento anche la pesca di frodo Gli illeciti riguardano il ciclo del cemento, gli scarichi fognari, la pesca illegale, gli acquascooter da formula uno. In particolare la Toscana, nella classifica delle illegalità nel ciclo del cemento, detiene un preoccupante passo in avanti nel numero delle infrazioni accertate: 333, + 115% rispetto all’anno precedente (erano 152), 412 le persone denunciate e arrestate e 106 i sequestri effettuati (erano 58). Riguardo alla pesca di frodo, nel 2015 sono state 196 le infrazioni, pari ad un incremento del 76%, 193 le persone denunciate e arrestate e 111 sequestri contro i 21 precedenti. In particolare le capitanerie di porto hanno requisito 3.958 chili di prodotti ittici, perché catturati senza licenza, o perché sottomisura o presi oltre i periodi consentiti dalla legge. «Prodotti – si aggiunge – che vengono spacciati per freschi quando non lo sono, o che vengono conservati in condizioni igieniche pessime». Infine la navigazione fuorilegge, «praticata da chi non rispetta i divieti a tutela delle aree marine più delicate, che non si cura della sicurezza in mare e, ogni estate, causa incidenti ai bagnanti lungo le rive e devasta il patrimonio di biodiversità sottomarino»: la Toscana è terza in Italia con 320 infrazioni, 12,1% del totale, con 320 persone denunciate e arrestate.

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