SIENA – «Amori e sapori nelle cucine del principe si dipana tra litigi, ricatti, ironia, sarcasmo attraverso lo scontro di Teresa e Monsù Gaston. Gelosi uno dell’altra, non si accontentano di gareggiare nel preparare i piatti migliori, ma vogliono avere anche l’esclusiva delle attenzioni del principe».

Nadia Baldi, regista, racconta la sua commedia in scena al Teatro dei Rinnovati venerdì 3 febbraio. ‘Amori e sapori nelle cucine del Gattopardo’, testo di Roberto Cavosi e Simona Celi, è un tuffo nella Sicilia del 1862, solo un anno dopo l’unificazione d’Italia: nelle sale da ballo i nobili ancora piroettano come se nulla potesse scalfire il loro status, nelle cucine ribollono non solo i pentoloni, ma anche passioni e segreti… . Volano le portate, si azzuffano i cuochi, si tirano padelle ma soprattutto si svelano amori impensabili, crudeli e meravigliosi conditi da tutti quei santi e profani profumi tipici della cucina siciliana.

Teresa, la cuoca, in gioventù è stata la prostituta prediletta del principe. Fu un amore tanto intenso quanto impossibile che incendiò un’intera estate. Ma è da allora, da vent’anni, che non si vedono e lei lo aspetta, sperando che la degni almeno di un saluto, mentre la sua anima custodisce un inconfessabile segreto. Un mistero che Monsù Gaston, il cuoco mandato in aiuto dal principe, non tarderà a scoprire.

Nel cast, Tosca D’Aquino, Giampiero Ingrassia e Giancarlo Ratti; e con Tommaso D’Alia, Rossella Pugliese e Francesco Godina; scene: Luigi Ferrigno.

«Tra i fornelli – spiega la regista – si agita però un’altra rivoluzione: porterà nel futuro gli ultimi a voler scalare il mondo di privilegi, simboleggiato dal ballo al piano di sopra, a loro inaccessibile. Ma la vera rivoluzione è nel finale, lasciato a Teresa, che risana una vecchia ferita e rinasce da se stessa». Inizio spettacolo alle 21; sireplica il 4 e, alle 17, il 5 febbraio (www.teatridisiena.it).

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