profughi.jpgE’ allarme rosso profughi a Firenze e provincia e di fronte ad una nuova massiccia ondata di arrivi prevista per la prossima settimana il Prefetto Luigi Varratta ha scritto nelle ultime ore al sindaco Dario Nardella invocando una riunione d’urgenza che si è svolta oggi nella sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi.

Il Prefetto: «Emergenza di proporzioni mai affrontate» Il Prefetto nella sua missiva ha spiegato che quella che è in arrivo è un’emergenza di proporzioni mai affrontate visto che fino ad ora gli arrivi che si sono susseguiti sono stati di circa 50-100 profughi a Firenze, ma dall’allarme lanciato dal Prefetto si capisce che ora i numeri potrebbero essere ben più alti. Solo ieri sono arrivati 80 profughi a Firenze, 150 erano giunti nel capoluogo di regione toscano fra giovedì e sabato scorso e altri 290 stanno per arrivare tra stanotte e domani: provengono da Reggio Calabria e da Messina, in Sicilia. Degli 80 arrivati a Firenze per 40 la Prefettura ha trovato alloggio in una casa della Caritas all’Impruneta mentre per gli altri non si sa. Per questo, di fronte a posti per l’accoglienza praticamente finiti il Prefetto ha chiesto al sindaco del capoluogo di farsi carico di trovare soluzioni, non solo in città ma anche nei comuni della città metropolitana, dalla Piana al Chianti al Mugello. Varratta ha spiegato che, in base a previsioni sui flussi, «prossimamente potrebbero giungere in Toscana dai 1000 ai 2000 migranti al mese, da distribuire tra tutti i comuni
della Provincia. Solo in 10 giorni, dal 5 al 16 maggio – ha detto – ne sono arrivati in regione 1087».

Nardella: « Nessun sindaco si è tirato indietro» «Se da un lato il contesto richiede uno sforzo di divisione della responsabilità da parte di tutti i Comuni dell’area metropolitana, dall’altro va tenuto conto della sostenibilità di questo territorio, perché Firenze è sempre stata città dell’accoglienza che però deve andare di pari passo con la legalità – ha spiegato il sindaco delle città metropolitane del comune di Firenze – Il Prefetto ha fatto il quadro a tutti e 42 i sindaci dell’area metropolitana che naturalmente è un quadro che scaturisce dalla situazione nazionale che tutti conoscono per l’emergenza internazionale dei profughi che sono in arrivo. E’emerso comunque un metodo: innanzitutto un metodo di condivisione di responsabilità. Nessun sindaco si è tirato indietro e neanche Firenze lo fa da un principio di accoglienza ed una disponibilità completa a fare la propria parte. Firenze fino ad oggi ha sempre dimostrato di accogliere i richiedenti asilo e lo ha fatto nelle proprie strutture e su questo voglio dire con molta chiarezza che un aspetto è l’accoglienza dei profughi e dei migranti sulla base delle indicazione del Viminale, dei Prefetti che viene su una base di legalità e di finanziamento, altro sono le occupazioni abusive in regime di illegalità. Noi siamo per la difesa della legalità e quindi la programmazione di sgombri ed il contrasto alle occupazioni abusive che sono due questioni molto diverse fra di loro».

Sei zone geografiche in cui accogliere i migranti «Sull’accoglienza di cui si è discusso oggi abbiamo preso atto della situazione eccezionale che il Prefetto ci ha comunicato, sono numeri importanti ma abbiamo condiviso un metodo: una ripartizione in zone geografiche, sei zone, all’interno delle quali saranno suddivisi i migranti sulla base di vari criteri. Innanzitutto la disponibilità dei locali e delle strutture ed anche il criterio che tiene conto dei comuni che hanno già fatto la loro parte. Il mio comune ha già accolto e sta accogliendo immigranti. Noi faremo la nostra parte in un contesto di proporzione tra tutti i territori per cui si dovrà partire dai territori che ancora sono a zero. Noi preferiamo come strutture di accoglienza quei locali che hanno il minor impatto possibile sul tessuto sociale e che quindi non vanno ad impattare sull’emergenza abitativa».

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