vaccino02In Toscana, a fronte di un aumento dei casi di meningococco C (meningiti e sepsi), «al momento non si è reputato necessario predisporre particolari raccomandazioni» per le persone che si recano per viaggi occasionali, come lavoro o turismo, nelle aree maggiormente interessate dall’aumento dei casi (le tre province dell’Asl Toscana centro, Firenze, Prato, Pistoia). Tuttavia, il Ministero della Salute, nella circolare numero 5783 del 1° marzo 2016, in cui ha fatto il punto sulla situazione, ribadisce che «la frequentazione di locali molto affollati, per alcune ore, per esempio discoteche, l’uso di alcol e la abitudine al fumo, durante i periodi con un aumento dei casi di malattia invasiva da meningococco, potrebbe aumentare il rischio di contagio attraverso il contatto ravvicinato con potenziali portatori».  

La circolare ministeriale Il Ministero, nella circolare diffusa, «raccomanda alle Regioni di mettere a disposizione la vaccinazione, con le stesse modalità previste in Toscana per quei soggetti che si rechino per lunghi e continuativi periodi in Toscana, per esempio, lavoratori e studenti fuori sede che mantengono la residenza nella Regione di origine». Nel 2015, spiega il dicastero della Salute, sono stati segnalati al sistema di sorveglianza nazionale 31 casi, inclusi 6 decessi (in confronto ai 2 del 2014 e ai 3 del 2013). Nel 2016 sono stati registrati 12 casi di malattia invasiva da meningococco C, di cui 4 con esito fatale.

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