Un autentico censimento di professioni ormai storiche, è stato aggiornato e a fine agosto la giunta regionale delibererà ufficialmente questa revisione. Chi vuole potrà così continuare a scoprire, non senza sorpresa, come in Toscana esista ancora chi si dedica alla produzione di cesti con erbe palustri o chi svolge attività di essiccazione dei fichi, o ancora chi trasporta legna nelle zone più impervie dei boschi con i muli. La regione vuole salvare le attività a rischio estinzione, segno che nella Toscana del 2010, c’è ancora spazio per questi mestieri che vengono da lontano con un carico di storia,  cultura, valori e identità, come sostiene l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori: “la tenuta e l’aggiornamento di questo elenco ha la finalità di salvaguardare, ripristinare, valorizzare e divulgare i processi produttivi e le attività dell’agricoltura e del mondo rurale in generale, di particolare interesse storico, etnografico e culturale, che sono minacciati dal rischio di cessazione e scomparsa”.


I mestieri – L’ultima arrivata è una storica fabbrica di Castagneto Carducci che produce artigianalmente liquori a base di limone o di corteccia di china. Ha cento anni, ma non ne sente il peso anche perché questa è l’età media delle altre 93 attività con cui condivide l’iscrizione all’elenco regionale della Toscana degli antichi mestieri. Nel censimento la presenza sul territorio di queste attività risale almeno all’inizio del Novecento, ma in alcuni casi si va molto più indietro: l’anagrafe di un molino storico di Capannori segna addirittura il 1467. Le attività coprono un vastissimo spettro: nel campo dell’allevamento si va dalla tosatura tradizionale delle pecore (a Garliano, Castel San Niccolà, provincia di Arezzo), alla doma dei cavalli secondo la tradizione maremmana (Massa Marittima), sino all’allevamento dei bachi i da seta per la produzione di filo di seta (Capannori). Varie attività mostrano l’attenzione per i prodotti del bosco (essiccazione delle castagne, raccolta dei pinoli), e ancora chi fa antichi mestieri scolpisce in pietra serena, realizza utensili agricoli (come pennati o vanghe) o coltelli e lame.  E per finire c’è anche chi si dedica a trasmettere la tradizione della poesia estemporanea, il famoso Maggio. Nel sito http://www.arsia.toscana.it/antichimestieri sono presenti gli elenchi del censimento e tutte le informazioni di particolare interesse legate alla storia, alla cultura rurale, al paesaggio, all’ambiente, alla tipicità e alla qualità dei prodotti della Toscana.


Firenze

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