80,1 milioni per una media complessiva di oltre 114 mila euro a singola domanda sul totale degli 825 progetti finanziati. E’ il bilancio di Missione 2010 della Fondazione Monte dei Paschi di Siena  appena pubblicato, che ha visto ancora l’istituzione senese impegnata nel contrastare gli effetti della crisi e lo ha fatto, per il secondo anno consecutivo con misure speciali, anticipando il bando annuale e sottoscrivendo nuove quote del capitale di Fises.


L’impegno verso i progetti di terzi – E’ stato doppio l’impegno su questo fronte: sono stati infatti varati due bandi – il bando n. 13 (1 marzo) riservato a progetti volti a realizzare interventi straordinari di carattere sociale ed economico, ed il bando n. 14 (8 aprile) – a fronte dei quali sono state presentate complessivamente 2.751 domande (75 nel bando n. 13 e 2.676 nel bando n. 14) di cui 2.323 (75 nel bando n. 13 e 2.248 nel bando n.14) giudicate ammissibili alla fase istruttoria, al termine della quale la percentuale di domande finanziate ha rappresentato oltre il 36% delle richieste ammesse, con 825 pratiche accolte (46 nel bando n.13 e 779 nel bando n.14) su 2.323 ammesse. Complessivamente, per la realizzazione di progetti di terzi sono state assegnate risorse per 80,1 milioni di euro (10,3 milioni nel bando n.13 e 69,8 milioni nel bando n.14). Per alcuni progetti più onerosi la Fondazione ha tra l’altro attivato, limitatamente al Comune e alla Provincia di Siena, interventi di tipo pluriennale per le loro caratteristiche di sviluppo prolungato nel tempo, in coerenza con una più estesa capacità progettuale della Fondazione e con l’opportunità di definire un’adeguata scansione temporale nell’avanzamento dei lavori.


I settori d’intervento Per i singoli settori, per quanto riguarda quelli rilevanti, allo sviluppo locale sono andati oltre 24,4 milioni di euro (30,5%), per 61 domande accolte, con un importo medio che supera i 400 mila euro; all’arte 15,6 milioni (19,5%), 234 pratiche, per una media di quasi 67 mila euro; all’educazione, istruzione e formazione 6,7 milioni (8,5%), 110 contributi, per una media di oltre 61 mila euro; alla ricerca scientifica 3,6 milioni (4,5%), 45 pratiche, media vicina agli 81 mila euro; al settore salute pubblica e medicina 3,1 milioni (3,9%), 29 domande accolte, media oltre 108 mila euro. Agli altri settori ammessi l’importo dei contributi ha superato i 26,4 milioni di euro (33,1%) per 346 pratiche e una media a pratica di oltre 76 mila euro. Fra questi il 49,8% per cento sono andati per interventi nell’ambito della famiglia e valori annessi, il 17,1 per l’assistenza agli anziani.


Impegno per la cooperazione – Anche nel 2010 la Fondazione ha confermato l’impegno per progetti di cooperazione e solidarietà internazionale, con un totale di 49 interventi finanziati, nell’ambito dei progetti di terzi, trasversali a diversi settori di intervento ed un volume complessivo di risorse di circa 1 milione di euro concentrate prevalentemente nei settori del volontariato, istruzione e salute. Agli interventi di terzi si aggiunge poi l’impegno della Fondazione attraverso la modalità operativa dei progetti propri, con la realizzazione, insieme ad altre 3 Fondazioni italiane (Compagnia di Sanpaolo, Fondazione Cariparma e Cariplo), di un intervento di cooperazione di durata triennale, denominato Fondazioni4Africa per un programma di intervento in due Paesi dell’Africa Subsahariana, Senegal e Nord Uganda, con risorse economiche complessive suddivise tra le quattro fondazioni nell’arco di tre anni, per oltre 11 milioni di euro. In futuro la Fondazione privilegerà la realizzazione di progetti propri in questo settore, lasciando, pertanto, una parte marginale di risorse da assegnare tramite il finanziamento di progetti di terzi per iniziative di minori dimensioni. L’ottica potrebbe essere quella di attivare un meccanismo (presumibilmente un fondo di cooperazione internazionale) attraverso cui finanziare iniziative internazionali come quelle approvate in sede Acri o attivate in collaborazione con la Regione Toscana e comunque impiantato con l’obiettivo di garantire un adeguato livello di cofinanziamento a tutti i progetti sostenuti.
Con tali nuove modalità operative si vorrebbe infatti facilitare l’attivazione di forme di finanziamento aggiuntive alle risorse della Fondazione, come quelle derivanti, ad esempio, dai fondi comunitari.


I numeri – In totale dunque ai progetti di terzi sono stati assegnati oltre 80 milioni di euro, per una media complessiva di oltre 114 mila euro a singola domanda sul totale degli 825 progetti finanziati. La prevalenza delle risorse è stata destinata a progetti con importo superiore a 100 mila euro, di poco superiore all’85% del complessivo (59,2% quelli superiori ai 500 mila euro). Il territorio senese ha assorbito più di 66,8 milioni di euro (pari a circa l’83% del totale).Nel 2010 la Fondazione Mps ha assegnato oltre 1,6 milioni di euro, a favore dei Fondi speciali istituiti presso le regioni per la qualificazione ed il sostegno al volontariato. Analogo stanziamento è andato al Progetto Sud di cui al protocollo d’intesa per la realizzazione di un piano di sviluppo del Mezzogiorno, firmato nel 2005 dall’Acri e dal Forum del Terzo Settore.


L’attenzione agli interventi che fanno “sistema”- Nell’ambito del finanziamento dei progetti di terzi all’interno dei settori di intervento (e più specificamente dei settori rilevanti), la Fondazione ha riservato una particolare attenzione ai progetti di “area”, cioè a quegli interventi di ampio respiro, con una vocazione territorialmente allargata, che, in virtù della loro forte valenza strategica e del loro alto valore sociale, siano in grado di fare sistema sia sotto il profilo territoriale sia dei soggetti coinvolti, ed innescare, di conseguenza, meccanismi di condivisione degli obiettivi progettuali, nonché di moltiplicazione e concertazione delle risorse impiegate. Rientrano in tale ambito, i finanziamenti volti al completamento della riqualificazione dei centri storici amiatini, frutto di un accordo quadro fra i centri storici del versante grossetano dell’Amiata.


Interventi nel senese – Rilevanti gli interventi concordati per la gestione, il restauro e la programmazione culturale del sistema museale locale senese, sia attraverso il costante sostegno a favore della Fondazione Musei Senesi per la propria attività di coordinamento tra i musei dislocati nella provincia, sia attraverso interventi su singole realtà, come la realizzazione di un Parco Archeologico e Multiculturale a Pava nella Val d’Asso, la valorizzazione del Parco Archeologico e tecnologico della Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi. Si segnala il supporto ad un progetto per lo sviluppo della competitività e innovazione per le imprese manifatturiere in Val d’Elsa, realizzato dai Comuni dell’area (Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, Casole d’Elsa, San Gimignano, Monteriggioni, Radicondoli e Barberino Val d’Elsa). L’intervento mira a creare un ulteriore strumento per superare l’attuale momento di crisi e a fornire alle imprese del territorio un supporto tecnico-scientifico per migliorare il livello di competitività e stimolare un’innovazione sostenibile.


L’effetto moltiplicatore delle somme erogate – Grazie all’inserimento di una quota minima di cofinanziamento tra i requisiti di ammissibilità delle domande presentate, a fronte degli 80,1 milioni di euro concessi dalla Fondazione sono state attivate risorse per complessivi 274,96 milioni, con un cofinanziamento complessivo dei progetti accolti pari a circa 194,8 milioni. Complessivamente per 1 euro deliberato dalla Fondazione ne risultano attivati 3,4. In questo dato è riscontrabile la caratteristica che rende gli interventi della Fondazione non “sostitutivi” ma “sussidiari”. Valutando la sola attività erogativa della Fondazione Mps durante il 2010, l’impatto economico totale sulla provincia di Siena è pari a 140 milioni di euro e rappresenta l’1,9% circa dell’intero Pil provinciale 2010. Ampliando l’indagine all’importo complessivamente speso lo scorso anno in provincia di Siena (composto sia dalle erogazioni Fondazione Mps sia dalle risorse aggiuntive spese dagli stessi beneficiari), il relativo impatto economico totale stimato risulta pari a circa 170 milioni e rappresenta oltre il 2% del Pil senese.

Una valutazione sull’efficacia degli interventi – Importante è la verifica anche sui risultati prodotti dagli interventi finanziati. A tale fine è stata attuata una verifica su un campione di 52 progetti finanziati nel 2008, da cui, tramite apposite stime, sono stati determinati i risultati socio-economici per l’intero universo dei 390 progetti dei settori rilevanti in provincia di Siena, deliberati nel 2008 e conclusi entro 2 anni (spesa complessiva di 44 milioni). Tali progetti finanziati sono stati mediamente realizzati e conclusi in circa 290 giorni, dato che appare in miglioramento rispetto a quello relativo ai progetti finanziati nel 2007 pari a circa 380 giorni. L’85% dei progetti ha permesso di ottenere un incremento della qualità dei servizi offerti e/o l’attivazione di nuovi servizi da parte degli enti beneficiari. Per quanto riguarda l’incidenza delle spese di gestione (finalizzate cioè alla copertura dell’ordinaria gestione) sul costo complessivo dei progetti, la percentuale risulta piuttosto limitata (7,3%); anche in questo caso si registra un miglioramento rispetto al dato del 2007 quando la percentuale era leggermente superiore (circa il 10%). Il livello complessivo di efficacia si colloca al 77,4%: in altre parole i progetti finanziati raggiungono mediamente il 77,4% dei risultati stimati all’inizio dell’intervento. I valori più elevati si hanno nel settore dello Sviluppo locale mentre quelli più bassi nella Sanità rimanendo comunque su livelli soddisfacenti.


I progetti propri – La Fondazione, oltre ad intervenire su progetti di terzi, opera anche attraverso un modello di gestione diretta degli interventi (progetti propri). Si tratta, per lo più, di progetti che la Fondazione conduce con proprie risorse e professionalità mediante l’ideazione e la completa realizzazione delle attività nonché la supervisione di ogni fase di progetto. A tale ambito nel 2010 sono stati destinati 26,5 milioni di euro. I settori a maggiore impatto di risorse nei progetti propri sono costituiti dalla ricerca scientifica e dall’arte ed attività culturali che hanno assorbito rispettivamente il 66,7% e il 28,9% delle risorse.


Le società strumentali della Fondazione Mps – Proprio in questi due settori operano le società strumentali: Siena Biotech S.p.A. e Biofund S.p.A. nel settore della ricerca, Vernice Progetti Culturali Srlu nell’arte. Si tratta di imprese di cui la Fondazione (coerentemente con la normativa di riferimento, il D.lgs. 153/99) detiene il controllo, e che operano in via esclusiva per la diretta realizzazione degli scopi statutari perseguiti dalla Fondazione nei propri settori rilevanti. Obiettivo complementare di questo genere di interventi è quello di contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio e di creare nuovi posti di lavoro qualificati. Le società strumentali rappresentano, anche quantitativamente, l’impegno principale della Fondazione nell’ambito dei progetti propri, a cui è stata dedicata una parte preponderante (oltre il 71%) delle risorse destinate a questa modalità operativa. Tra gli altri progetti propri da annoverare la Fondazione Toscana Life Sciences, con il relativo parco scientifico, l’Accademia Musicale Chigiana e la valorizzazione del complesso museale del Santa Maria della Scala.


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