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ROMA – Stefano Bonaccini ha preso la palla al balzo. Non è detto che sia una manovra da futuro segretario, però ha assunto una dimensione nazionale.

Il presidente dell’Emilia Romagna lo ha fatto a proposito del rigassificatore di Ravenna, intervenendo nel corso della segreteria del Pd. “La Toscana ha già detto sì al rigassificatore – ha detto Bonaccini -, noi lo faremo tra pochi giorni. Due rigassificatori in due regioni a guida Pd e centrosinistra che si caricano sulle spalle un bisogno del Paese per far sì che non si dipenda più dal gas di Putin e per far abbassare le bollette più avanti”.

Prima di recarsi a Roma, il presidente emiliano aveva chiuso un capitolo importante per il completamento dell’iter . “Questa mattina si è conclusa la Conferenza dei servizi, che ha approvato all’unanimità il progetto per la realizzazione del rigassificatore al largo di Ravenna – ha scritto Bonaccini su facebook -. Insieme alle necessarie prescrizioni e mitigazioni ambientali e le compensazioni a favore della comunità locale. Un grazie sincero al lavoro svolto da tutti gli enti nazionali, territoriali e di controllo presenti nella Conferenza. Stiamo rispettando in pieno i tempi previsti ed entro l’8 novembre, termine dei 120 giorni concessi dal Governo, firmerò come Commissario il Decreto per l’autorizzazione di una infrastruttura al servizio del Paese. Un’opera che realizzeremo al largo di Ravenna, insieme a un parco eolico e del fotovoltaico fra i più grandi d’Europa. Per completare la fase della transizione ecologica e puntare con decisione sulle energie rinnovabili, tenendo insieme ambiente e lavoro”.
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