«Siamo orgogliosi di aver ospitato e omaggiato, con la prima retrospettiva in Italia, il regista Bong Joon-ho nel 2011 al Florence Korea Film Fest e oggi a distanza di 9 anni, salutarlo con i 4 premi Oscar per il film “Parasite”, il primo della storia della Corea del Sud”. Così Riccardo Gelli, direttore artistico del Florence Korea Film Fest e Console Onorario della Corea del Sud, commenta la vittoria agli Oscar del regista.

Il premio e la retrospettiva A Firenze il regista coreano fu insignito del premio del festival e omaggiato con una retrospettiva dei suoi film: dal giallo “Memories of Murder” al campione d’incassi “The Host”, dallo struggente “Madre” e l’episodio (cortometraggio) nel film collettivo “Tokio!” fino al primo lungometraggio “Barking Dogs Never Bite”. «Il festival nacque proprio con l’intento di essere una vetrina per il pubblico italiano, sia per i fan, sia per gli operatori di settore (come distributori e produttori) del cinema coreano – ha spiegato Gelli – La vittoria del Premio Oscar consacra una cinematografia molto avanti e la porta alla ribalda del mercato mondiale cinematografico».

Fellini come fonte d’ispirazione A Firenze il registra premio Oscar raccontò proprio «che Federico Fellini è stato uno dei registi che più ha apprezzato durante i suoi studi e che più influenzarono la sua carriera cinematografia. Tra i film citati ricordò proprio “Otto e mezzo” e disse che l’Italia e la Corea del Sud sono più vicine di quello che si pensa grazie al cinema per i sentimenti che rappresentano sul grande schermo».
L’edizione 2020 del Florence Korea Film Fest si terrà dal 19 al 27 marzo, a Firenze, con oltre 60 titoli che raccontano la Corea di ieri e di oggi in cui sarà proiettato anche il film vincitore dell’Oscar “Parasite”.

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