Agenti di Polizia travestiti da cacciatori per installare le fototrappole in grado di smascherare lo spaccio di eroina e cocaina nei boschi del Senese. Così la Squadra Mobile di Siena è riuscita a incastrare i tre cittadini di origine tunisina di 21, 40 e 17 anni, tutti non in regola con il permesso di soggiorno, che sono stati tratti in arresto nell’ambito dell’operazione ‘Bosco segreto’.

Il blitz è poi scattato in un appartamento alle porte di Siena dove i tre, da tempo stanziati nella provincia di Grosseto, avevano trovato da poco alloggio e dove i poliziotti hanno trovato e sequestrato 4mila euro circa in contanti, 60 grammi di marijuana e otto telefoni cellulari. Le indagini portate avanti da oltre un anno si sono servite anche di appostamenti ed intercettazioni telefoniche ed hanno accertato che, secondo quanto spiegato in una conferenza stampa dalla Polizia di Siena, «i pusher cambiavano schede telefoniche ogni 10 giorni circa» e le conversazioni telefoniche con i clienti iniziavano sempre con l’sms ‘Ciao sono Amir’. Così il 21enne arrestato comunicava il ‘numero di lavoro’ ai circa 150 clienti che ordinavano la droga sempre via sms e si rifornivano quotidianamente nei boschi di Celsa, Colonna del Grillo e Grotti.

Giro d’affari di oltre 3mila euro al giorno Il giro d’affari stimato dalla polizia è stato di oltre 3mila euro al giorno. Nell’ambito della stessa attività d’indagine sono state denunciate altre sei persone per favoreggiamento e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio; due di queste, clienti abituali, fornivano indicazioni agli spacciatori su quali fossero gli spostamenti della Polizia.

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