Fig. 10 copiaÈ la prima monografica interamente dedicata al cappello, sofisticato elemento di decoro delle ‘toilettes’ più snob, eleganti o anche semplicemente originali. Visibile a Firenze fino all’8 giugno. “Il Cappello, tra arte e stravaganza” è il titolo della mostra allestita alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti (orario: tutti i giorni 8.15-16.30 – Info: 055.294883).

Cappelli come opere d’arte e oggetto di design Nei saloni della Meridiana, prevalgono gli esemplari di alta moda ‘griffati’ Christian Dior, Givenchy, Chanel, Saint Laurent, Rocha, Prada, Ferrè e altri firmati da celebri modisti internazionali del presente e del passato come Philip Treacy, Jones, Reboux, Paulette e Saint-Cray. Altri ancora – per la prima volta in mostra – sono manufatti di modisterie italiane e fiorentine non sempre conosciute, fra cui gli esemplari più caratteristici delle principali aziende toscane eredi della tradizione del Cappello di Paglia di Firenze. Esemplari in cui la forma quasi scultorea, la componente dei colori e la raffinatezza ornamentale confluiscono in una armonia estetica che trasforma il cappello in ‘opera’ d’arte. «Un cappello mutevole e soggettivo – spiega Cristina Acidini, soprintendente del Polo Museale – È il cappello ‘oggetto di design’ del Novecento e del terzo millennio, quello a cui rivolge l’attenzione questa mostra».

Fig. 5 copiaBozzetti e esemplari unici in mostra I pezzi provengono dalle collezioni del museo, ricche di oltre mille esemplari, ma non mancano importanti prestiti e donazioni. Come i pezzi di Cecilia Matteucci Lavarini, collezionista privata di ‘haute couture’ e grande donatrice della Galleria del Costume. Questa è anche l’occasione per esporre gli straordinari bozzetti realizzati dal maestro Alberto Lattuada e per riproporre all’attenzione gli esemplari creati da Clemente Cartoni, celebre modista romano degli anni Cinquanta-Sessanta.

 

 

 

 

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