Affezionato al podio fiorentino, Nicola Piovani torna in città giovedì 21 novembre alle 20 per un concerto che lo vede dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in uno speciale concerto che assembla alcuni dei pezzi più celebri della sua carriera da compositore cinematografico in un’unica grande melodia. Piovani, che insieme all’Orchestra dirigerà anche il contralto Milena Pericoli e il tenore Leonardo Melan, eseguirà le suite tratte da Kaos e Good morning Babylonia di Vittorio e Paolo Taviani, da Il marchese del Grillo di Mario Monicelli, da La vita è bella di Roberto Benigni e infine dalle storiche pellicole di Federico Fellini Intervista, La voce della Luna e Ginger & Fred.

Il concerto «Il programma di questa sera prevede cinque suites sinfoniche di musiche nate per il cinema e qui ripresentate in forma di concerto – ha spiegato Piovani – Nel totale rispetto delle partiture originali, ho ricomposto e assemblato i brani in modo da renderli più adatti a un’esecuzione in teatro. Quando un musicista lavora per il cinema, in una prima fase compone le partiture musicalmente in sintonia con la poetica del film. In una seconda fase queste stesse partiture le scompone e le ricompone sul montaggio del film. Perché, in un film, una tal sequenza ha bisogno della sola frase melodica, un’altra della sola trama armonica, un’altra del solo ritmo e così via. In certi casi può servire un intervento brevissimo, icastico, e allora bastano poche battute di quella partitura per rendere il senso emotivo di tutta una scena. In altri momenti invece, c’è bisogno della frase lunga che si faccia sentire nella sua complessità timbrica. Nella sala da concerto penso sia opportuno presentare le partiture nella loro interezza originaria, così come sono state composte. Mi auguro che, a chi conosce già i titoli cinematografici in programma, possa accendersi la memoria emotiva del film, riascoltandone le musiche. E, a chi non li ha mai visti, la musica possa indurre la curiosità e voglia di andare a vederli. Il pubblico dei concerti, rispetto al pubblico cinematografico, è più concentrato sull’ascolto puro, e questa concentrazione merita rispetto da parte mia».

 

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