L’Inps nazionale ha sbloccato i pagamenti delle mensilità 2013 per i lavoratori in cassa integrazione o mobilità in deroga da gennaio 2013. Dopo una serie di pressioni continue esercitate dalle Regioni e dai sindacati l’Inps nazionale ha autorizzato le sedi regionali a dare il via ai pagamenti.

La situazione in Toscana Da gennaio ad oggi la Regione Toscana ha autorizzato 4927 domande di cassa integrazione in deroga, per un totale di 21591 lavoratori, mentre le nuove domande di mobilità sono state 426, cui si aggiungono quelle autorizzate a cavallo fra il 2012 e il 2013, che sono in tutto 1043. Si tratta di domande che, già oggi, superano le prime risorse attribuite alla Regione Toscana dal Governo nazionale: 33 milioni. Per far fronte a questa situazione, oltre a convocare la riunione degli Assessori regionali al lavoro per ottenere dal governo una ulteriore ripartizione delle risorse ad oggi presenti nel bilancio dello stato, la Regione Toscana sta predisponendo una delibera di giunta che inviti l’Inps regionale a liquidare, intanto, due mensilità per il 2013 di ammortizzatori in deroga a tutti coloro che ne hanno diritto, per poi proseguire nell’erogazione una volta pervenute le nuove risorse statali. Tale decisione permetterebbe di evitare disparità di trattamento tra lavoratori che vivono, tutti, una situazione di pesante disagio

L'urgenza di un nuovo Governo «Rimane, poi, purtroppo aperta la questione del completamento dei pagamenti per il 2012 – sottolinea l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini nella sua veste di coordinatore per il lavoro in seno alla Conferenza delle Regioni – per i quali sono necessari circa 180 milioni di euro e per la copertura degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2013, essendo le risorse assolutamente insufficienti rispetto alla spesa storica ed in particolare all’aumento nell’utilizzo della cassa registrato a gennaio. Diviene quanto mai urgente, anche per gli ammortizzatori in deroga, che si arrivi rapidamente alla formazione di un nuovo governo ed alla piena funzionalità del Parlamento in grado di trovare nel bilancio dello stato le risorse aggiuntive per arrivare a fine anno».

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