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ROMA – In piedi in segno di rispetto per Raffaele Marianella si sono raccolti amici e colleghi nella chiesa di San Sebastiano a Cesano di Roma per i funerali dell’uomo.

Morto a 65 anni in seguito a un’aggressione con lancio di sassi da parte di un gruppo di tifosi reatini contro il pullman del Pistoia Basket a Contigliano.

Il lutto ha colpito profondamente la comunità sportiva e locale, che si è unita in un abbraccio triste e sgomento per una morte definita enorme e assurda.

Marianella, che sognava la pensione in quella campagna a pochi chilometri da Roma, è stato ricordato con rispetto e commozione durante la cerimonia funebre. Dal sagrato della chiesa si è levata la cover di Renato Zero, «I migliori anni della nostra vita», mentre il vescovo di Rieti, monsignore Vito Piccinonna, ha pronunciato un’omelia asciutta ma intensa.

Rivolgendosi al mondo dello sport e agli ultrà, ha sottolineato l’urgenza di gesti di controtendenza e un cambiamento profondo nel pensiero e nei comportamenti: «Dobbiamo riconoscere la nostra qualifica di essere umano limitato e questa è una benedizione. Non si può mettere sotto la coperta il male».

Andrea Di Nino, direttore generale del Pistoia Basket, ha espresso la vicinanza del club alla famiglia Marianella: «Siamo qui a esprimere vicinanza, da parte di tutto il club, alla famiglia che ha perso il proprio caro per un atto criminale. Continueremo a sostenere la famiglia».

Ha ribadito il sostegno della comunità pistoiese in questa fase difficile, definendo l’aggressione un’azione vile e criminale, e sottolineando l’importanza di stringersi attorno ai familiari dell’autista.

Per l’omicidio di Marianella restano indagate tre persone, vicine ad ambienti di estrema destra.

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