Decine di studenti universitari iraniani si sono presentati questa mattina nella sede della Flc Cgil di Firenze, in via Pier Capponi in cerca di una soluzione; molti di loro sono stati esclusi dalle borse di studio dal Dsu per aver presentato nella richiesta una documentazione non conforme.

Per il sindacato vicenda è «ingiusta» «Dal Dsu ci hanno chiesto una serie di documentazioni per misurare il reddito delle famiglie d’origine che non hanno l’equivalente nel nostro Paese e che abbiamo difficoltà a produrre» spiegano gli studenti in una nota della Cgil Toscana. Tanti studenti stranieri, rileva il sindacato, senza borsa di studio, perderanno l’alloggio alla Casa dello Studente e rischieranno seriamente di dover tornare a casa: senza contare che chiedere documenti e certificazioni aggiuntive al proprio Paese a questo punto ha costi economici aggiuntivi non indifferenti e richiede fisiologicamente tempo (l’11 ottobre è il termine per le procedure assegnative delle borse di studio). La Flc Cgil Firenze ritiene questa vicenda «ingiusta» per i ragazzi ed è pronta a garantire loro le tutele e le difese necessarie. Una delegazione di studenti iraniani, dopo il passaggio negli uffici della Flc Cgil, è stata ricevuta anche da Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana. Angelini si è messa in contatto con la Regione per capire – nella complessità della vicenda – come risolvere il problema.

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