SIENA – Una nuova esperienza nel mondo della grande musica con la Chigiana che, venerdì 14 gennaio, al Teatro dei Rozzi, apre la stagione 2022 della Micat in Vertice con un viaggio, insieme al mezzosoprano Laura Polverelli ed il pianista Alessandro Stella, nella grande tradizione tedesca del Lied.

Il flauto di Giulia Serio e il violoncello di Katya Bannik accompagnano in questo percorso che dall’esotismo di Ravel, scivola nell’aura eroica di Berlioz e nella natura intimistica di Mahler. Questa combinazione rivela lo slancio verso la modernità fra Ottocento e Novecento del Lied che, con nuove arditezze musicali e dei testi poetici musicati, si allontana dall’attrazione, cui il Romanticismo deve la sua ragion d’essere. Accade con le ‘Chansons Madécasses (versione per soprano, flauto, violoncello e pianoforte)’, opera con la quale Maurice Ravel, utilizzando i versi dal volume ‘Chansons madécasses, traduites en francais, suivies de poésies fugitives’ di Evariste-Désiré Parny de Forges, dimostra di rinnovarsi continuamente pur restando sempre se stesso. Una specie di quartetto dalle sonorità insolite, nel quale la voce gioca il ruolo di strumento principale. Nei tre episodi, canta in un libero recitativo e il suo incontro con i ritmi dell’accompagnamento supera l’indipendenza degli strumenti.

‘Les Nuits d’été op. 7’ sono creazioni atipiche di un musicista iper-romantico come Hector Berlioz. Spiccano tra le sue mélodies, concepite come un ciclo coerente, una calcolata successione d’atmosfere e un’alternanza equilibrata di tempi e tonalità. Nelle cinquantasei poesie della raccolta di Gautier, si può leggere una parabola sulla natura effimera dell’amore ed essere tentati di comprendere i sentimenti di Berlioz intorno al 1840, quando il suo matrimonio con Harriet Smithson stava spengendosi. Ma l’assenza di qualsiasi indicazione sulle ragioni di questa composizione, obbliga a considerare Les Nuits d’ét Mahler solo il risultato della sua sensibilità romantica per le atmosfere notturne, lugubri, melanconiche.

La musica di Gustav Mahler con ‘Fünf Rückert-Lieder’ conclude questa serata dedicata al Lied.   Si avverte una sensibilità alla declamazione wagneriana, anche se la linea melodica rivela il profilo ritmico frastagliato di Mahler e il suo tormentato gioco psicologico. Il clima pessimistico di derivazione romantica si incrocia con una certa eccitazione vitalistica: regala spunti euforici, tipici della sensibilità mahleriana in un percorso musicale nel quale il peso espressivo del pianoforte, timbricamente molto vario e ricco di annotazioni dinamiche, aderisce al clima poetico del testo. Inizio concerto alle 21 (www.chigiana.org).

 

 

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