SIENA – Il Trio Pantoum, vincitore del prestigioso Premio Trio di Trieste, in concerto venerdì 19 gennaio, ospite della Micat in Vertice 101, al teatro dei Rozzi.

Virgile Roche pianoforte, Hugo Meder violino e Bo-Geun Park violoncello, hanno scelto come ‘manifesto ideale’ il pantoum, una poesia orale nata in Malesia e giunta in Francia nel tardo Ottocento, costruita sul contrasto tra esteriorità e interiorità. In riferimento a questa corrente di cultura letteraria e artistica, nel 2016, all’inizio della loro carriera al Conservatoire National Supérieur de Paris, hanno fondato il Trio Pantoum, fra i più promettenti ensemble di musica da camera europea.

Il Pantoum, nella sua essenza intimità culturale, intreccia due idee, una pittoresca e descrittiva, l’altra intima e sentimentale. Non casualmente il concerto al teatro dei Rozzi si muove tra la freschezza del Trio n. 1 in si maggiore op. 8 di Johannes Brahms e il romanticismo del Trio n. 6 in mi bemolle maggiore op. 70 n. 2 di Ludwig van Beethoven.

Il primo tema dell’Allegro del Trio n. 1 in si maggiore op. 8, rivisto da Brahms trentacinque anni dopo la prima stesura, si dispiega in maniera sublime tra i vari strumenti. Un intreccio di terzine, che smarrisce la pulsione ritmica in una successione di accordi, congiunge al secondo tema: una melodia dall’incedere meno fluido, che libera espressività nella seconda parte. Lo Sviluppo parte da un dettaglio dilatato senza soluzione di continuità. Seguono una suggestiva rivisitazione in minore del primo tema e un rimescolamento di elementi tematici del ponte modulante. Secondo una tecnica brahmsiana, la Ripresa è quasi nascosta, per poi riemergere. Il secondo tema si ripresenta con una sua rielaborazione e una ripresa parziale, seguito da una libera rievocazione del primo tema come coda conclusiva.

Inizialmente il tema dello Scherzo contiene energia e dinamismo in un geometrico rincorrersi di frasi melodiche; nella seconda parte libera espressività e si lancia in una sfrenata fantasia con il violino. L’impianto tonale passa dal modo minore al modo maggiore. Il tema culmina su una radiosa declamazione di stampo orchestrale di pianoforte e violoncello su tremoli del violino. La ripresa dello Scherzo riporta alla scena iniziale mentre una breve coda sembra rievocare l’atmosfera dell’episodio centrale.

Un rarefatto corale del pianoforte e un delicato intreccio a due voci degli archi costituiscono le due antifone che danno vita all’Adagio. Il secondo episodio scorre su una melodia del violoncello alla quale fa da contrappeso un breve stacco del pianoforte, prima di una nuova citazione del tema da parte del violino. Enigmatico, per le sue ondulazioni cromatiche iniziali, l’Allegro conclusivo si svela nella frase conclusiva. La sua appassionata elaborazione fa da ponte al secondo tema per lasciare spazio a un frammento secondario al quale era intrecciato. Torna il primo tema con una nuova orchestrazione e una elaborazione di frammenti melodici, seguito dal secondo tema in modo maggiore e da una libera fantasia di chiusura, ancora sul primo tema.

Il Beethoven del Trio n. 6 in mi bemolle maggiore op. 70 n. 2 è il grande genio del Romanticismo. Il primo tempo, Poco sostenuto. Allegro ma non troppo, si distingue per la sua elegante scrittura e la brillantezza del discorso melodico, condotto e spronato dalle sonorità dominanti del pianoforte, trattato dall’autore per la sua specializzazione con un gusto preferenziale. Il secondo tempo, Allegretto, somiglia ad un rondò con i suoi risvolti maliziosi e galanti; gli altri due strumenti rispondono al dialogo con delicate sortite dal fraseggio misurato negli accenti armonici.

Il terzo tempo, Allegretto ma non troppo, è contrassegnato da una larga e affettuosa cantabilità: i tre strumenti sembrano trovare un giusto punto d’incontro, riscontrabile nella struttura formale del Trio. L’ultimo tempo, Allegro, vivace e spigliato nella invenzione melodica, soddisfa le regole della classicità: una musica di estroversa cordialità, concepita con razionalistico spirito sonoro, secondo lo stile beethoveniano. Inizio concerto ore 21 (www.chigiana.org).

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