“Occorre procedere subito a una revisione del Patto di stabilità: è questo il tema cruciale per il futuro dei Comuni, che altrimenti si trovano ad avere soldi in cassa senza poterli spendere. Una situazione che sta creando gravi difficoltà perché i Comuni non sono già oggi nelle condizioni di pagare le imprese e i fornitori”. Ad affermarlo è il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, che è intervenuto stamattina a Roma all’Ufficio di presidenza ANCI. Il presidente di Anci Toscana si trova nella capitale dove sta prendendo parte alla maratona “no stop” di protesta degli amministratori di Comuni, Province e Regioni per chiedere modifiche alla manovra economica del governo.


Lo sblocco degli investimenti – Secondo Cosimi per la crescita è essenziale sbloccare gli investimenti: “I Comuni – aggiunge il presidente di Anci Toscana – chiedono la possibilità di utilizzare i residui passivi in una percentuale almeno del 5-10%. Questo consentirebbe di rimettere in circolo fino a 4 miliardi di investimenti dei Comuni italiani”. I Comuni chiedono poi “la possibilità di dilazionare in 5/6 anni anziché far scattare subito dal prossimo anno la riduzione dal 15% all’8,5% della capacità di indebitamento – afferma Cosimi – altrimenti già dal prossimo anno i Comuni non potranno contrarre mutui”. Infine la questione relativa alle proposte di riassetto istituzionale: “Chiediamo l’abolizione dell’articolo 16 della manovra e lo stralcio totale delle norme di tipo ordinamentale, e siamo contrari  all’estensione del Patto di stabilità ai Comuni sotto i 5000 abitanti”.


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