FIRENZE – Sono 2363 i candidati che hanno superato le prove scritte e pratica del concorso per infermieri in Toscana a cui hanno partecipato 6452 candidati.

Entro giugno la nuova graduatoria

Coloro che hanno superato le prove sono stati ammessi all’orale, che si terrà entro la fine di maggio (a questi si potranno aggiungere i 37 candidati che non hanno potuto sostenere le prove insieme agli altri perché in isolamento o quarantena per Covid e che saranno quindi riconvocati prima dell’orale per una nuova sessione di prove scritta e pratica). Nonostante le enormi difficoltà legate alla pandemia, la Toscana entro giugno avrà una nuova graduatoria di infermieri, dopo la graduatoria di 3.700 del 2020 e la graduatoria di circa 2.500 del 2016.

Le Opi della Toscana chiedono una riflessione seria e urgente sul sistema di reclutamento di professionisti

«Questo sistema non funziona!» tuonano, però, i presidenti degli Ordini delle professioni infermieristiche (Opi) della Toscana che, in una lettera inviata all’assessore alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini, al presidente della commissione regionale sanità Enrico Sostegni, al direttore generale Estar Monica Piovi e per conoscenza ai colleghi impegnati nel concorso per infermieri, chiedono una «seria ed urgente riflessione sul sistema di reclutamento di professionisti. Gli ordini hanno da sempre dichiarato una carenza organica che nella nostra regione era in fase pre pandemica stimata in almeno 4mila unità – sottolineano nella lettera -. Prova ne è stata che il precedente concorso svoltosi appena un anno e mezzo fa, ha terminato la sua graduatoria in tempi mai così veloci. Prendiamo atto della celerità con cui si è realizzata questa nuova opportunità concorsuale richiesta fortemente anche dagli Opi, per la quale sono state accolte le nostre richieste iniziali. Chiedevamo, infatti, di prevedere graduatorie ampie nella piena consapevolezza che i numeri, apparentemente elevati se presi come assoluti, sono in realtà assolutamente fittizi a fronte di una carenza infermieristica nazionale che non fa altro che spostare una coperta molto corta».

Trovare un meccanismo virtuoso

Per i presidenti Opi toscani, «non a caso già allora ci furono 12500 domande ma si presentarono solo in 9500 alla primissima preselezione. La graduatoria del concorso Estar approvata lo scorso marzo ha consentito in realtà di reclutare oltre 2.800 infermieri in otto mesi, ma di questi, complice la pandemia, la carenza strutturale preesistente, nonché l’apertura di nuovi concorsi e nuove mobilità in regioni, in pochi sono rimasti nel nostro Ssr. Ecco quindi, a selezione ancora in corso, la necessità di pianificare un nuovo concorso in tempi rapidissimi. La nostra richiesta – concludono – è di trovarci ad un tavolo per analizzare insieme la questione e cercare di trovare un meccanismo virtuoso che garantisca realmente, in termini quantitativi e qualitativi, le necessità del nostro Ssr».

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