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«L’aumento dei contagi preoccupa tutti, ma la soluzione non può passare sempre e solo per la chiusura delle imprese. In questo modo si finisce per dare il colpo di grazia a bar e ristoranti e mettere in ulteriore difficoltà migliaia di famiglie». Lo afferma Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, in merito ad eventuali nuove misure restrittive per le attività commerciali.

«Restrizioni sui pubblici esercizi solo dove e quando necessario» «La riapertura dei pubblici esercizi dopo il lockdown – ha continuato Gronchi – non ha causato un’impennata dei contagi. Le cause sono da ricercare probabilmente nei comportamenti personali. È necessario quindi fare appello al senso della responsabilità e al senso civico di tutti per evitare la diffusione del Covid. Bene, quindi, l’estensione generalizzata dell’utilizzo delle mascherine e il rafforzamento dell’App Immuni, ma si intervenga con restrizioni sui pubblici esercizi solo dove e quando necessario. Il settore sta già pagando più di altri la crisi economica e le conseguenze del lockdown – ha concluso – E’ chiaro che la tutela sanitaria dei cittadini viene prima di tutto e le attività hanno lavorato e speso tantissimo in questa direzione. Tuttavia, nuove restrizioni, come la paventata chiusura anticipata di bar e ristoranti, avrebbero la sola conseguenza di mettere in ginocchio l’intera categoria».

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