La Regione Toscana ha emanato un’ordinanza che autorizza dal 24 aprile la vendita di cibi per asporto nei pubblici esercizi come ristoranti, pizzerie, gelaterie, bar e pasticcerie. L’ordinanza, la numero 41 dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, accoglie le richieste in tal senso delle associazioni di categoria, secondo cui mediante lo strumento della prenotazione (per telefono, email o messaggio Whatsapp) il cliente si presenterà al punto vendita a un orario prestabilito, senza che si creino assembramenti.

Tra entusiasmo e perplessità «Affiancando l’asporto alla consegna a domicilio, già possibile ma estremamente impegnativa ed onerosa, si ‘riaccendono’ le cucine e si rimette in moto un po’ di occupazione, fornendo un servizio essenziale a consumatori e famiglie», affermano la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini e il presidente regionale Fipe-Confcommercio Aldo Cursano. «Un pezzo di risposta importante ma per ristoranti e pubblici esercizi occorre fare molto di più», dichiara il presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi.

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