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«Se il documento Inail, che è una valutazione tecnica e non un atto di legge, dovesse diventare una norma fatta propria dal Governo per bar e ristoranti, con questi parametri le nostre imprese non sarebbero in grado di operare». Lo ha dichiarato in una nota il presidente di Fiepet-Confesercenti Toscana, Franco Brogi, in merito alle linee guida sulla ristorazione diffuse dall’Inail.

«Norme eccessivamente rigide» Secondo Brogi si tratta di «norme eccessivamente rigide, spesso anche di difficile comprensione, elaborate senza la partecipazione degli imprenditori del comparto», e che si basano su «valutazioni sbagliate in materia di perdita di fatturato, si parla del 30% in forma puramente teorica». Per il distanziamento sociale il presidente di Fiepet suggerisce «che sia data la possibilità di utilizzare aree all’aperto».

Sostegni economici a fondo perduto Fiepet-Confesercenti Toscana chiede quindi «di rivedere completamente, in tavoli tecnici ai quali anche le nostre rappresentanze devono partecipare, le linee guida della riapertura e nel contempo chiede che siano introdotti sostegni economici a fondo perduto per gli operatori, o i ristoranti rimarranno chiusi. Per sempre».

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