Obbligo di indossare le mascherine, sia per i lavoratori (a cui le dovrà fornire il datore di lavoro) che per gli utenti: è questa una delle condizioni previste dall’ordinanza firmata dal governatore toscano Enrico Rossi per chi riapre da oggi il proprio negozio di cartoleria, libreria o di abbigliamento per bambini. Il datore di lavoro dovrà assicurare anche gel e guanti usa e getta sia agli utenti che ai lavoratori e per quest’ultimi i dispostivi dovranno essere previsti anche per il tragitto da casa al luogo di lavoro laddove non possano spostarsi individualmente – modalità consigliata dall’ordinanza -, ma debbano viaggiare sui mezzi pubblici o in due su una macchina. Rossi, in un video su Fb, ha spiegato di aver voluto dedicare un provvedimento ad hoc per i negozi «perchè hanno un maggior impatto per la gente. Mi occuperò però anche delle aziende che hanno già ricevuto nel frattempo l’autorizzazione a riaprire, magari col silenzio-assenso, e di quelle attività che lo potranno fare nelle prossime settimane».

7300 addetti coinvolti In Toscana le prescrizioni imposte con l’ordinanza di Pasquetta riguardano distanze, modi per raggiungere il luogo di lavoro, eventuale accesso anche e la sanificazione: se non saranno rispettate, i negozi non potranno riaprire. «Si tratta di ulteriori misure restrittive – spiega Rossi – per la salute di tutti, perché prima ancora di discutere quando riaprire è importante soffermarsi su come riaprire, per la massima sicurezza dei lavoratori e il contenimento del virus». Dalla Regione si precisa anche che le tre tipologie di negozi che riaprono contano in Toscana secondo Irpet circa 7300 addetti.

L’ordinanza Al primo punto delle nuove norme la sanificazione dei locali, compresi gli impianti di aerazione se presenti, da farsi prima di tornare a tirare su le saracinesche. La seconda avvertenza riguarda le condizioni di salute: in caso di febbre o altri sintomi influenzali il lavoratore è obbligato a rimanere casa e il datore di lavoro deve assicurarsi ogni giorno, all’inizio del turno, il rispetto della disposizione, anche mediante autocertificazione del dipendente. Lo spostamento dal proprio domicilio al posto di lavoro (e viceversa) è preferibile che avvenga individualmente. Valgono poi le raccomandazioni: l’obbligo alla frequente e minuziosa pulizia delle mani, a indossare guanti monouso e mascherine, in tutte le possibili fasi lavorative, che assieme ai detergenti dovrà fornire il datore di lavoro, la distanza di sicurezza tra le persone, che in Toscana dovrà essere di almeno un metro e 80 centimetri e non solo un metro. Nell’ordinanza si invita, per quanto possibile, anche a posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l’utenza. I dipendenti dovranno essere informati sui comportamenti da tenere. L’accesso dei clienti dovrà essere regolamentato e scaglionato, anche in funzione degli spazi disponibili e differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e uscita. Entrerà solo chi non solo indossa la mascherina ma dopo la sanificazione delle mani e aver indossato guanti monouso. Per questo all’ingresso di ogni negozio ci dovrà essere un dispenser con liquido per lavarsi le mani e guanti da poter indossare. I clienti in attesa di entrare dovranno rispettare, anche fuori, la distanza di un metro e ottanta centimetri. Infine almeno due volte al giorno i negozi dovranno essere puliti, assicurando al contempo un’adeguata aerazione naturale e ricambio dell’aria.

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