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FIRENZE – Da lunedì prossimo, 4 ottobre, in Toscana partirà la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid nelle Rsa e agli over 80.

In questo caso, però, gli utenti che potranno usufruirne nell’immediato non sono moltissimi, visto che devono essere trascorsi sei mesi dall’inoculazione della seconda dose. Per vaccinarsi gli interessati potranno rivolgersi agli hub, alle farmacie e ai medici di medicina generale. Successivamente partirà la vaccinazione con la terza dose per il personale socio-sanitario; ma, per adesso, solo per chi ha più di 60 anni e per chi è in particolari condizioni di fragilità. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, durante l’ormai consueto aggiornamento sulla campagna vaccinale in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).

Nel frattempo da una decina di giorni è partita la somministrazione della dose aggiuntiva per le categorie con patologie che hanno avuto una risposta immunitaria al vaccino inferiore alle aspettative. La vaccinazione viene fatta tramite chiamata diretta dalle aziende sanitarie. Al momento le persone coinvolte sono circa 9mila.

Per quanto riguarda la vaccinazione fino alla seconda dose, la Toscana si attesta, ha spiegato l’assessore, attorno all’80 per cento della popolazione (non solo gli aventi diritto ma la popolazione totale, compresi gli under 12 che non possono essere vaccinati). Una media più alta di quella nazionale, in particolare per quanto riguarda le categorie degli over 80 e dei giovani; per le fasce di età dai 40 ai 70 anni la media rimane superiore a quella italiana, ma in modo meno spiccato.

Il trend delle vaccinazioni è ormai in diminuzione: nella scorsa settimana si è lavorato soprattutto sui richiami, mentre le prime somministrazioni sono state qualche migliaio. Tuttavia, ha precisato Bezzini, la campagna vaccinale continua nei punti tenuti aperti dalle Asl, dai medici di famiglia, in farmacia e nei camper che stanno girando per i paesi della Toscana.

 

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