Matteo Sartini, Fabrizio Grazzini e Simone Ghiandai

Da cassintegrati Cadla a imprenditori Tre ex dipendenti del gigante della distribuzione Cadla, ormai fallito, ce l’hanno fatta. È la bella storia di tre dipendenti che, rimasti senza lavoro, hanno unito le loro forze e i loro risparmi per rilevare uno dei punti vendita della catena 2G rimasti fuori dalle trattative con Conad: quello del centro commerciale I Pini, nel sobborgo Olmo di Arezzo, che riaprirà giovedì.

Simone Ghiandai, arbitro di serie A
Simone Ghiandai, guardalinee di serie A

Una società nata da una lunga amicizia È la storia di tre amici Simone Ghiandai, Fabrizio Grazzini e Matteo Sartini. Tre colleghi che, dopo aver trascorso insieme anni e anni di lavoro nella piattaforma Cadla, ritrovatisi di punto in bianco senza lavoro hanno deciso di fare squadra per dare una svolta alla loro vita. «Io alla Cadla ero vice responsabile della logistica – racconta Ghiandai – con il mio responsabile Fabrizio Graziani e con Matteo Sartini che si occupava della manutenzione ci è venuta l’idea di reinventarci questa attività imprenditoriale. Abbiamo subito pensato a quella parte dei punti vendita che erano rimasti fuori dalle trattative con Conad Tirreno e Conad Umbria. Abbiamo fatto una società e proposto proprio a Conad di farci da fornitore e darci il marchio: hanno accettato con entusiasmo e ci stanno dando una mano importante per allestire il negozio. Per noi è un investimento importante, ci proviamo con convinzione».

400 metri quadrati per ricominciare Con tanto coraggio e impegno, i tre hanno intrapreso questa avventura imprenditoriale, affiancati da quattro dipendenti, alcuni dei quali ex colleghi Cadla e 2G. Tra i tre imprenditori c’è anche un volto noto: quello di Ghiandai, guardalinee con oltre cento presenze in serie A alle spalle, anche se in questo campionato è ancora ai box per un fastidioso infortunio alla caviglia.

Conad Tirreno, un partner importante Sarà Conad Tirreno a fare loro da fornitore e a fornirgli il marchio. «Dobbiamo dire grazie a Conad  Tirreno – afferma Ghiandai –  ci ha dato la possibilità di formarci all’interno di un supermercato. È un’azienda molto ben organizzata che ha fiducia nella riuscita del negozio». Intanto anche un altro grande magazzino sembra destinato a riaprire grazie ad un altro dei cassintegrati Cadla: è l’ex Sidis di via Pisano, subito dietro piazza Giotto. In questo caso però ci sarebbero da aspettare tempi più lunghi per la riapertura.  In questo 2014 nero per le aziende aretine, dove solo nel mese di ottobre si contano diciotto fallimenti, notizie buone come questa riapertura non possono che dare conforto. Dalle macerie di Cadla e da quelle dell’impero Giannetti non nasce solo disperazione, ma anche speranza.

 

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