PIOMBINO – “Questo ufficio non può procedere alla convocazione delle parti ai fini dell’espletamento dell’esame congiunto”.

Attraverso un mail il ministero del Lavoro ha ha negato la convocazione dell’incontro per discutere della richiesta di proroga di 12 mesi della cassa integrazione in deroga per i lavoratori Jsw Steel Italy di Piombino (Livorno) in scadenza il 7 gennaio. “In riscontro alla lettera del 16 novembre 2023 trasmessa a questo Ufficio da codesta spettabile società – si legge nella mail del Ministero inviata a Jsw – avente ad oggetto la richiesta di esame congiunto finalizzato al ricorso al trattamento di integrazione salariale” per i “lavoratori occupati presso lo stabilimento di Piombino, a decorrere dall’8 gennaio 2024 e per la durata di 12 mesi” si fa presente che “la misura in oggetto e stata finanziata dall’art. 1, comma 325. della L. 197/2022 per l’anno 2023”.

La denuncia arriva dai sindacati. “Una risposta tecnicamente corretta – ha commentato Lorenzo Fusco, segretario Uilm Piombino Livorno – ma che non dà seguito a ciò che è stato detto all’incontro al Mimit dell’8 Novembre. In tale incontro ministeriale la sottosegretaria Bergamotto dichiarò che l’azienda Jsw doveva inviare istanza e richiesta di proroga per 12 mesi (istanza inviata); poi la Regione Toscana doveva fare richiesta delle risorse necessarie(richiesta fatta), successivamente sarebbero state trovate le necessarie soluzioni. Ovvio che una vertenza simile ha la necessità di risposte politiche che accompagnino aspetti tecnici”.

Per Fusco “non è credibile programmare il futuro di Piombino nel 2026/2027 ragionando di investimenti Jsw e Metinvest senza programmare come ci arriveranno vivi i lavoratori a cui tra poche settimane scadrà il solo sostegno economico”.

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