PIOMBINO – Il denominatore comune sono i posti di lavoro a rischio. Da una parte le acciaierie Jsw Steel a Piombino (Livorno), dall’altra la Whirlpool a Siena.

Nel primo caso l’obiettivo è mettere in piedi un piano di rilancio per un settore strategico, quello siderurgico, nel Paese. Non a caso stamani c’è stato un confronto tra il ministro Adolfo Urso, il sindaco Francesco Ferrari e l’amministratore delegato di Jsw Steel Italy Sajjan Jindal. “Tutte le parti in causa sono d’accordo sulla necessità di una decisa accelerazione che porti alla firma di un nuovo accordo di programma in tempi estremamente brevi – ha detto il primo cittadino -. Al fianco di questo la valutazione sulla possibilità di inserire un nuovo soggetto in quelle aree. A questo proposito abbiamo fissato nuovi incontri a stretto giro per esaminare la compatibilità logistica tra le aziende”.

Nel caso di Whirlpool invece la questione è sovranazionale. Il 23 ottobre l’Antitrust europeo si esprimerà sulla partnership tra la multinazionale americana e i turchi di Arcelik per la creazione di un soggetto che operi in Europa nel mercato degli elettrodomestici. Il perimetro di questa realtà non è noto, perciò da tempo nei siti italiani, tra cui quello di Siena, è scattato l’allarme occupazionale. Nello stabilimento di viale Toselli lavorano quasi 400 persone, sottoposte da mesi a periodi di cassa integrazioni. Oggi sindacati e rsu hanno incontrato il sindaco Nicoletta Fabio, mentre domani sono attesi da Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani, in Regione. Sarà presente anche il vicesindaco Michele Capitani.

Nel frattempo, Fabio ha scritto al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro Urso per fare in modo che l’attenzione sul tema resti alta. “Al momento non sappiamo quali siano le intenzioni della nuova proprietà, visto che le prossime azioni riguarderanno l’intera area europea e non solo: proprio per questo però dobbiamo cercare di non farci trovare impreparati, instaurando un dialogo diretto con il governo”, ha affermato il sindaco al termine dell’incontro.

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